Atti dei congressi regionali
 
 

VII Convegno Aniarti – Umbria

DOMUS PACIS – ASSISI – S. Maria degli Angeli

  3 e 4 Giugno 2004

 La Cultura della Donazione nel nursing della sopravvivenza

LA STORIA  DEI TRAPIANTI  
Pignani Isabella
U.O. Rianimazione “Silvestrini”
A.O. di Perugia

 

Nel parlare di storia dei trapianti si deve distinguere l’inizio storico da quello scientifico. Il  primo affonda le sue radici tra mito e leggenda; di sostituzioni  di arti da un uomo ad un altro ne parla addirittura Omero nell’Odissea. L’inizio della storia dei trapianti viene tradizionalmente  fissata nel III° secolo D.C. quando i santi medici Cosma e Damiano sostituirono la gamba di un loro sagrestano  con quella di un uomo deceduto poco prima. Miracolo o leggenda?

La storia scientifica ha inizio ufficialmente nel 1912 quando un chirurgo francese mise a punto una tecnica di anastomosi in grado di suturare tra loro i vasi sanguigni.

Nei primi anni ‘50 ci fu il primo vero e proprio trapianto d’organo da donatore vivente, ma furono gli anni ’60 e ’70 che diedero una svolta a questo tipo di chirurgia in continua evoluzione e perfezionamento fino ai giorni nostri.

L’argomento trapianti non è soltanto medico – chirurgico, ma solleva numerosi altri problemi di carattere etico.

Al trapianto di organi vi è la co-appartenenza di vita e di morte. Con esso cambia lo stesso concetto di morte che per millenni è stato così inequivocabile e radicato.

Al trapianto di organi si affianca il concetto di donazione, scelta spesso difficile da fare poiché comporta il superamento di paure ancestrali.

Al trapianto di organi si collega anche il problema di una corretta informazione che interessa tutta la collettività, l’evolversi della stessa, la presa di coscienza di benefici ma anche dei rischi ai quali si può andare incontro.

 

 

Aniarti: www.aniarti.it

 
 
 
03/10/2004