Atti dei congressi nazionali

1999

Sessione 3 - saluti finali
Chiusura del XVIII Congresso Nazionale ANIARTI

Elio  Drigo

Presidente  ANIARTI

Un collega mi faceva notare che fino a questo momento, a livello nazionale non è mai stata celebrata formalmente la felicità che gli infermieri hanno potuto liberare nel momento in cui è stata approvata la legge 42.

Propongo un applauso a questa legge ed a quanti hanno profuso le loro energie per ottenerla.

Non vorrei rompere l’atmosfera fantastica che c’è. Ci lasciamo da qui con un compito gravoso, importante, forse anche inevitabile, ma non guardiamo il bicchiere mezzo vuoto! guardiamo quello mezzo pieno, direi un compito soprattutto entusiasmante.

Essere professionisti a tutti gli effetti oggi è importante, dobbiamo esserlo nel quotidiano, nel fare tutto quello che siamo chiamati a fare a servizio dei nostri cittadini, nell’organizzazione, nella partecipazione politica ed abbiamo visto che cosa questo significa oggi in termini concreti e quali possono essere gli effetti per la professione infermieristica e per il nostro paese.

Ci lasciamo dunque con questo messaggio di fondo, il resto dei messaggi credo ciascuno li abbia percepiti nei contenuti che in questi tre giorni abbiamo insieme affrontato.

Il messaggio adesso credo debba essere assolutamente quello di partecipare, partecipare all’interno delle associazioni. Abbiamo il problema accreditamento qui alle porte, immediato da affrontare. Partecipazione a livello dei collegi professionali, per esserci, per donare il proprio lavoro, per far crescere la nostra professione nell’insieme oltre che singolarmente ed esserci anche a livello sociale e politico nei termini che abbiamo chiarito; solo in questo modo riusciremo ad influire sulle decisioni che riguardano, badiamo bene, il nostro paese e non il nostro singolo interesse. Stiamo qui lavorando insieme per portare avanti la nostra società civile perché di questo si tratta.

Nella nostra assemblea credo ci sia stata una grande immagine del paese che sta cambiando in maniera tumultuosa. Probabilmente tre giorni fa nella nostra mente non avevamo tutte le cose sulle quali in questi giorni abbiamo riflettuto; non avevamo visto le dimensioni che poteva assumere il problema e dove questo problema poteva accompagnarci.

Credo che sia importante considerare questo come un momento di cambiamento grandissimo, importantissimo, molto esteso, molto complesso.

Ripeto, la parola che ci deve tenere insieme è: partecipazione.

A conclusione del congresso, ricordo che il prossimo anno ci vedremo a Genova dal 15 al 17 novembre, per parlare di organizzazione dipartimentale, altro punto nodale del nostro essere infermieri; organizzazione dipartimentale in area critica con funzioni, responsabilità infermieristica nell’assistenza, nella formazione e nella gestione.

Prima di chiudere vorrei ringraziare tutti quanti hanno consentito la realizzazione di questa iniziativa. Come sapete, è un’iniziativa che è nata più di un anno fa, come ogni congresso dell’Aniarti.

Vorrei ringraziare dunque in primo luogo i componenti della segreteria scientifica, Annalisa Silvestro in modo particolare per la logica ed i contenuti che riesce a legare nel programma; e Paola di Giulio, che ieri ha curato tutta la giornata. I relatori, soprattutto quelli che nel giro di una notte forse, hanno dovuto ribaltare i contenuti della loro relazione per impostarla con migliore integrazione sulla base dell’evoluzione delle idee sviluppatasi durante il congresso; ed anche i relatori che hanno presentato interventi frutto di lavoro di gruppo: e qui, lo ricordiamo, hanno lavorato circa una cinquantina di infermieri per analizzare una grande mole di bibliografia internazionale ed ottenere quello che è stato il risultato delle relazioni di ieri.

Ringrazio i responsabili della segreteria organizzativa del congresso che, come sapete, è composta tutta esclusivamente da infermieri: in particolare Gianfranco Cecinati, Paola D’Amore, che cura l’ufficio soci ANIARTI di Firenze, Elena Ciriello, Nunzia Pinzari e tutti i colleghi della segreteria, Marcello Gasti, che ha seguito l’Aniartipoint come responsabile e i colleghi delegati Aniarti del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna, che hanno sempre curato l’Aniartipoint; Mezzetti, Zerbinati, Sebastiani e Cullurà che hanno presentato il Centro di documentazione infermieristica – Aniarti, il collega Montecchi per il servizio d’ordine, il responsabile della distribuzione dei kit Marconi, Fabrizio Moggia che si è preso cura del regolare funzionamento dell’organizzazione in sala e tutte le altre colleghe che avete avuto l’occasione di vedere costantemente presenti qui, attente come, io direi, solo un’infermiera sa fare.

Sicuramente dimentico qualcuno, ma sono anche sicuro che sarò scusato, considerata la grande quantità di colleghi amici, che hanno lavorato in questi giorni per tutti noi.

Ringrazio tutti i partecipanti, le aziende che ci hanno sostenuto ed anche i nostri colleghi a casa, che hanno consentito a noi di essere presenti, continuando anche parte del nostro lavoro.

L’appuntamento è al prossimo anno, ricordando che nei prossimi mesi il lavoro è molto.

Buon lavoro a tutti quindi ed arrivederci a Genova!  

Inizio | Presentazione | Sessione 1 | Sessione 2 | Sessione 3 | Sessione Speciale | Poster

Aniarti: www.aniarti.it

 
 
 
28/12/2000