CONGRESSO NAZIONALE 2002

XXI Congresso Nazionale Aniarti

Sorrento, 7 - 8 - 9 novembre 2002

ABSTRACT

Presentare con logica multiprofessionale, utilizzando come indicatore di efficacia assistenziale il contenimento delle infezioni nosocomiali in area critica, le modalità di gestione di alcune problematiche legate al bisogno di:
c) eliminazione urinaria.
Giovanna Morvillo- Napoli
 
ABSTRACT
La prevenzione delle Infezioni Ospedaliere del tratto urinario da cateterizzazione vescicale in NICU e pediatria
La relazione presenta con logica multidisciplinare, utilizzando come
indicatore d’efficacia assistenziale il contenimento delle Infezioni nosocomiali,
le modalità di gestione di alcune problematiche legate al bisogno di eliminazione urinaria.
L’assistenza in area neonatologica è sensibile alla considerazione delle Infezioni Ospedaliere (I.O.) e del fatto che l’incidenza è un indicatore di qualità rilevante sugli outcomes del paziente.
Molteplici fattori concorrono a rendere il neonato particolarmente suscettibile d’infezioni e quindi, oltre a quelli intrinsechi, quali la prematurità, le patologie di base o il basso peso alla nascita, si aggiungono fattori estrinseci, che riguardano le procedure assistenziali invasive.
Il cateterismo vescicale rientra a pieno titolo tra le procedure assistenziali invasive, che sono fattore di rischio per l’insorgenza di infezioni nosocomiali del tratto urinario. L’infermiere partecipa attivamente alla responsabilità decisionale e gestionale del processo ed alla valutazione degli esiti, sia che si tratti di un neonato, sia di un bambino.
Bisognerebbe ridurre al minimo gli interventi invasivi non strettamente necessari, sulla base di evidenze di efficacia EBN/M (Evidence Based Nursing/Medicine) presenti in letteratura.
Ed anche , in tal senso, mettere in atto programmi di prevenzione, con idonei protocolli di gestione dei pazienti esposti alla procedura del cateterismo vescicale. Le definizioni dei comportamenti da adottare a cui si fa riferimento in specifiche situazioni assistenziali, si basano su linee guida e raccomandazioni elaborate e diffuse dal CDC, (Center for Disease Control and Prevention), l’autorevole organizzazione di Atlanta (USA).
 
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06/11/2002