CONGRESSO NAZIONALE 2003

XXII Congresso Nazionale Aniarti

Bologna, 12 - 13 - 14 novembre 2003

Diretta 2003

EDUCAZIONE SANITARIA AI GENITORI
A.     Pinzari*, Roma
B.     A. Portanova**, Roma
 
*Infermiera AFD
Coordinatore Infermieristico Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica,
Ospedale  “Bambino Gesù” di Roma
Componente del Comitato Direttivo Aniarti
 
**Infermiera AFD
Infermiera epidemiologa, Direzione Sanitaria, Ospedale “Bambino Gesù” di Roma 
 
L’Educazione Sanitaria ai genitori di cui si vuole parlare, è quella che ha lo scopo di preparare gli stessi a gestire il proprio figlio con problemi a domicilio.
 
 
L’Educazione Sanitaria è inclusa come funzione di nursing nel profilo professionale.
D.M. n.739/1994
Profilo professionale dell’infermiere, art. 1
“l’assistenza infermieristica preventiva, curativa e palliativa, è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’attività curativa dei malati e dei disabili di tutte le età, e l’educazione sanitaria
 
L’infermiere e l’educazione sanitaria
L’E.S. è uno strumento completo che tutti gli infermieri usano per assistere i pazienti e le famiglie nello sviluppo di efficaci comportamenti relativi alla salute, oltre che per modificare modelli di stile di vita che predispongono le persone a rischi per la loro salute
 
Analizziamo comunque almeno due processi assistenziali che hanno lo scopo di far gestire la Tracheotomia e la PEG ai genitori , che al di la dell’eventuale dimissione del bambino hanno comunque la necessità di stabilire un tipo di contatto con il proprio figlio che esula dalla normalità ma che in questo caso diventa strumento di vita “normale”.
Questi due processi vengono analizzati considerando la loro realizzabilità in base:
-         alla stabilità del paziente
-         alla comprensione da parte dei genitori della malattia
-         alla loro autonomia di gestione del bambino
-         al grado di intervento autonomo o su prescrizione dell’infermiere
-         all’intervento educativo necessario sui genitori
-         all’intervento tecnico e di supervisione.
 
EDUCAZIONE SANITARIA AI GENITORI DI VALENTINA PER IL PROGRAMMA DI DIMISSIONE PROTETTA
 
 
EDUCAZIONE SANITARIA
         L’E.S. ai genitori nel caso della malattia di Valentina ha lo scopo di identificare un piano di formazione tale da permettere la dimissione e quindi la gestione a casa della piccola
 
Il piano di formazione/educazione Sanitaria rivolto ai genitori, deve considerare l’impatto pesante che questa situazione ha sulla famiglia. L’infermiere deve essere in grado di gestire l’ansia, il dolore e i sensi di colpa che inevitabilmente affiorano, deve essere così professionalmente e umanamente adeguato da fare accettare nei migliore dei modi la situazione, stabilendo un rapporto di fiducia e di complicità tale da permettere ai genitori di vincere le paure lagate alle specifiche manovre da imparare.
Bisogna tener conto del fatto che alcuni genitori, alla fine del percorso di formazione, nel momento in cui devono decidere di andare a casa, e quindi in un luogo dove saranno soli, senza l’Ospedale intorno, rifiutano la dimissione perché spaventati. Ciò non vuol dire che il piano è fallito; comunque è sempre necessario stabilire un contatto diretto tra i genitori e il figlio che altrimenti non ci sarebbe. Stiamo parlando di un bambino con bisogni normali ma estremamente complessi da soddisfare. Si deve comunque continuare anche perché quasi sempre i genitori acquisendo maggiore consapevolezza delle loro possibilità successivamente accettano la dimissione.
 
Assistenza domiciliare
E’ un tipo di servizio erogato
direttamente a casa dell’utente, che
comprende a secondo dei casi prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative
  e socio assistenziali 
 
Destinatari
 Sono persone, generalmente con patologie croniche, che da sole non sono in grado di gestire la propria malattia, per cui sono costretti a delegare ad altri questa funzione
 
         A.D. socio-assistenziale
 
         A.D. integrata
 
         Ospedalizzazione a domicilio
 
         Dimissione protetta
 
Assistenza Domiciliare
Socio-Assistenziale
E’ un compito primario dell’Ente Locale e comprende servizi alla persona come l’aiuto domestico, l’assistenza alla persona, il supporto psicosociale...
 
Assistenza Domiciliare
Integrata
E’ un’assistenza domiciliare socio-assistenziale completata dall’intervento dei servizi sanitari di distretto, come il personale infermieristico, di riabilitazione, di assistenza sanitaria e sociale…   
 
Ospedalizzazione a Domicilio
E’ un modello assistenziale che può integrarsi con i due precedenti, dopo una fase iniziale in cui il paziente, ricoverato in ospedale, viene dimesso più tempestivamente
 
Dimissione protetta
Dimissione di un paziente non sufficiente in alcune funzioni fisiologiche fondamentali, nella consapevolezza e la preparazione dei genitori a gestire i presidi sanitari forniti per sostenere le funzioni vitali
Obbiettivi:
-         Piano globale con supporto sanitario, sociale, psicologico
-         Umanizzazione della malattia per garantire una migliore qualità di vita
-         Rete di collaborazione tra ospedale, pediatria di base, istituzioni varie
 
Assistenza Infermieristica Pediatrica  Domiciliare
         Epoca neonatale
         Il lattante
         Il divezzo
         L’adolescente
 
ADDESTRAMENTO DEI GENITORI
PUNTI CARDINE
 
         Igiene del bambino
         Gestione della tracheotomia
         Gestione della pervietà vie aeree
         Gestione della attività respiratoria e dell’aspiratore
         Gestione della PEG
         Gestione del ventilatore meccanico
         Gestione dei monitoraggi (PSO2, ETCO2, allarmi ventilatore meccanico)
         Valutazione dei parametri vitali
 
VENTILATORE DOMICILIARE:
CARATTERISTICHE
         Alimentatore interno (con accumulatore)
         Allarmi di massima e minima pressione delle vie aeree sonori e luminosi
         Difficoltà di accesso alla programmazione del setting ventilatorio
         Programma di più setting ventilatori pre-determinati per strategie terapeutiche fisioterapiche
 
EDUCAZIONE SANITARIA AI GENITORI DI UN PAZIENTE IN DIMISSIONE PROTETTA
PROBLEMI
         Interruzione della corrente elettrica
         Panne del ventilatore meccanico
         Decannulazione accidentale
 
         Accumulo secrezioni
         Contrasto con il ventilatore meccanico
SOLUZIONI
         Verificare che si attivi il gruppo elettrogeno
         Sostituzione del ventilatore meccanico
         Riposizionamento della cannula tracheostomica
         Aspirazione delle secrezioni
         Assistenza con unità respiratoria, aspirazione, verifica della causa (crisi di ipertono, tappo di muco…..?)
 
Conclusioni
L’assistenza al bambino con patologia cronica ha subito nel tempo un’evoluzione tale da favorire un  ampliamento degli obbiettivi da conseguire, il più importante l’offerta di una migliore qualità di vita.
Si può ottenere:
-         codificando le procedure rispetto ad interventi pianificabili (PEG, tracheotomia)
-         personalizzando e diversificando le cure secondo le necessità del bambino e della famiglia
-         assicurando un piano globale con supporto sanitario, sociale, psicologico tale da creare una rete di collaborazione tra le varie istituzioni per minimizzare o evitare, per quanto possibile, disagi.
 
Bibliografia
1) N. Pirozzi, S. Martorelli Assistenza Domiciliare ed Ospedalizzazione a domicilio del bambino con patologia cronica. Corso di formazione, metodologia ed analisi organizzativa Roma, Giugno 1995
2) G.C. Biasini Pediatria di Comunità. Ed. Nuova Italia Scientifica, 1994
3) B.M. Marengoni, L. Venturelli, G. Caso et al. Il bambino con Patologia cronica e ricorrente. I bisogni. Medico e Bambino 1995;3:19-26
4) Cornaglia, P. Ferraris, O. Vianello Assistenza al bambino in fase terminale. Federazione Medica: 1995;5:402-408
 
  

 

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25/02/2004