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CONGRESSO NAZIONALE 2001

XX Congresso Nazionale Aniarti

Rimini, 15 - 16 - 17 novembre 2001 - Palacongressi

ECSTASY (METILENDIOSSIMETAMFETAMINA)
 
Michieletto E., Barbieri L., Fattoretto E., Basso I., Mainas M., Grigoletto E., Serrotti M., Guerra L., Faccin G., Sabbadin S., Cecchinato N.
 
L’ecstasy è un allucinogeno amfetaminico, derivato sintetico dell’amfetamina di tipo metilendiossilico con specifica azione allucinogena, usato fin dal 1914 come anoressizante e in psichiatria. Il meccanismo d’azione dell’ecstasy è basato sull’inibizione delle MAO; l’ecstasy agisce in modo indiretto sul rilascio della noradrenalina o della dopamina dalle terminazioni nervose; inoltre blocca il reuptake di queste catecolamine e agisce in modo diretto sui recettori a e b. Tutte le sostanze d’abuso, indipendentemente dall’effetto, hanno la possibilità di far aumentare la concentrazione di dopamina: nel nucleus accumbens (sistema di gratificazione) aumenta la concentrazione di dopamina sia dopo la somministrazione di stupefacenti, sia durante la fase dell’atto sessuale o eccitazione. L’effetto complessivo si traduce in una potente azione stimolante sul sistema nervoso centrale. L’effetto è dose-dipendente:
×           5-20 mg:   soggetto vigile e attento
­ tono dell’umore
­ iniziativa personale
­ loquacità
­ capacità di concentrazione
×           >20 mg o somministrazione cronica: cefalea, palpitazioni, vertigini, disturbi cardiocircolatori, agitazione, disforia, delirio, allucinazioni.
Ciò è dovuto ad un fenomeno di amplificazione delle percezioni sensoriali ad opera della sostanza in forma racemica.
La tossicità acuta si manifesta solitamente con dosaggi superiori ai 15 mg.mentre la dose letale è di 200 mg.
I segni e sintomi clinici di intossicazione sono rappresentati da:
×           Disturbi del comportamento (euforia, ­ capacità di relazione con gli altri, disinibizione del comportamento sessuale, ¯ senso di responsabilità, tremori, insonnia, ¯ senso di affaticamento, loquacità ed irritabilità)
×           Disturbi app. gastrointestinale (xerostomia, anoressia, nausea, vomito, diarrea)
×           Disturbi app. cardiovascolare (tachicardia con possibile comparsa di extrasistoli e ritmo parossistico, ipertensione o ipotensione, dolori anginosi, collasso cardiocircolatorio, sincope, iprtermia)
La conferma diagnostica la cui ipotesi si basa sulla sintomatologia e sulle indagini laboratoristiche (elettroliti, glicemia, azotemia, creatininemia, CPK, microematuria) viene effettuata con l’estrazione di amfetamine da materiale biologico (sangue, urine, aspirato gastrico, piccoli frammenti d’organo) anche in piccole quantità.
L’ectsasy si è diffusa con rapidità, divenendo un fenomeno di una certa consistenza negli ultimi anni (dal 1983 in poi) grazie al basso costo e alla facile reperibilità. La sua diffusione è facilitata dall’assenza di passaggi internazionali, infatti è una droga sintetica e la sua produzione è considerata un gioco da ragazzi per i chimici in quanto la formula è alla portata di qualsiasi laboratorista.
 
Al SUEM 118 di Padova, nell’ultimi due anni sono arrivate oltre 4000 chiamate per overdose da sostanze d’abuso, cinque pazienti nell’ultimo anno sono stati ricoverati in rianimazione per intossicazione acuta da ecstasy.
Gli anfetaminici o designer drugs o nuove droghe del tipo MDMA, MDA, MDE e simili devono essere note a tutto il personale che opera nei pronto soccorso e nell’emergenza.
 

Aniarti: www.aniarti.it

 
 
 
21/12/2001