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31' Congresso Nazionale

Infermieri e qualità di vita in area critica

Riva del Garda (TN), 14 Novembre - November 2012 / 16 Novembre - November 2012

» Indice degli atti del programma

L'ipotermia terapeutica dopo arresto cardio-circolatorio: dalla gestione preospedaliera alla gestione in terapia intensiva Gianluca Dilettoso, Milano

15 Novembre - November 2012: 12:29 / 12:32

L’ipotermia terapeutica dopo arresto cardio-circolatorio: dalla gestione preospedaliera alla gestione in terapia intensiva

G.Dilettoso(1)  C.Graglia(2)

  1. Centrale Operativa AAT 118 Milano - A.O“Ospedale Niguarda Cà Granda”- Milano

  2. Unità Cure Intensive Cardio Toraciche - A.O“Ospedale Niguarda Cà Granda”- Milano

gianluca.dilettoso@118milano.it

 

Premessa: Nei pazienti vittime di arresto cardiocircolatorio con ripresa di circolo, il danno post anossico cerebrale è la principale causa di morbilità e mortalità. Dopo la ripresa di circolo è di comune riscontro un periodo di ipertermia, diversi studi dimostrano una associazione tra ipertermia post arresto cardiaco e prognosi infausta. L’introduzione della tecnica di ipotermia terapeutica lieve–moderata attualmente si afferma come un ottima strategia per migliorare l’outcome neurologico e la sopravvivenza delle persone.Il dubbio permane su “Quando iniziare? in sede preospedaliera o attendo di arrivare in terapia intensiva?” “In sede preospadaliera come inizio?”

Scopo: Analizzare ed individuare i punti critici assistenziali, a cui potrebbe andare incontro la persona in ipotermia terapeutica, determinare la tempistica e la metodologia corretta per iniziare l’ipotermia terapeutica.

Materiale e Metodi: Un analisi della letteratura odierna utilizzando le principali banche dati (Pub Med, Cochrane Library, CINAHL). Parole chiavi usate: Heart arrest; Hypotermia induced; Cardiac Arrest; Nursing Role; Cardiopulmonary resuscitation(CPR); Out of hospital CPR.

Risultati e conclusioni: La letteratura non pone dubbi sull’importanza dell’ipotermia terapeutica, sottolinea la rilevanza della tempistica e della metodologia per un successo dell’ipotermia terapeutica. Questo ha permesso di identificare i passaggi critici assistenziali portando dei cambiamenti alle procedure infermieristiche. Il punto chiave rimane il “time to cool”, prima inizio maggiori sono le probabilità di migliorare l’outcome neurologico e migliorare la qualità di vita.

Bibliografia:

  • Taccone FS, Donadello K, Beumier M, Scolletta S. When,where and how to initiate hypothermia after adult cardiac arrest. Minerva Anestesiologica. Sep 2011; 77(9): 927-933

  • Presciutti M, Bader MK, Hepburn M. Shivering management during therapeutic temperature modulation: Nurses’ Perspective. Critical Care Nurse. Feb 2012; 30(1):33-42

  • Arrich J,Holzer M,Herkner H, Mullner M. Hypothermia for neuroprotection in adults after cardiopulmonary resuscitation. Cochrane Database of Systematic Reviews 2009, Issue4. Art. No.: CD004128. DOI: 10.1002/14651858.


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