Qualità della vita in terapia intensiva neonatale
*infermiere
** Dottoressa
pestrin.roberta@aoud.sanita.fvg.it
Premesse La nascita pretermine spezza drasticamente il legame madre-bambino in un momento determinante per l’evoluzione dello sviluppo psicomotorio e comportamentale ; la permanenza per un periodo prolungato nell’ambiente sovrastimolante tipico della terapia intensiva neonatale (TIN) produce modifiche che si riflettono sulla prognosi a distanza dello sviluppo .
Scopi Costruire dei modelli organizzativi mirati alla facilitazione nella costruzione dei ritmi biologici fondamentali del neonato che tengano conto con pari considerazione sia delle risorse disponibili, in termini di strutture e di personale, sia delle esigenze delle famiglie.
Materiali e metodi Sono stati presi in esame i periodi di ricovero in post-acuto ( condizioni di stabilità cardiorespiratoria, discreta autonomia alimentare): sono stati uniformati i modelli assistenziali poiché solo l’omogeneità di comportamento tra gli operatori ( infermieri, medici, fisioterapiste…) può garantire un certo successo ; inoltre la concordanza nell’operatività produce un cambio culturale positivo durevole nel tempo.
Risultati. L’applicazione dei modelli organizzativi proposti ha determinato maggior consapevolezza nell’agire quotidiano degli operatori, che hanno interagito con maggior intesa con le famiglie rendendo più precoce e facile la dimissione dalla TIN.
Conclusioni La qualità della vita del neonato nato prematuro o con altri problemi clinici dipenderà anche dai giorni passati all’interno del Reparto. Per questo motivo nelle diverse TIN devono essere stilati dei protocolli che tengano in massimo conto del futuro dei piccoli pazienti di oggi.
Bibliografia
Gooding JS, Cooper LG, Blaine AI, Franck LS, Howse JL, Berns SD Family support and family-centered care in the neonatal intensive care unit. origins, advances, impact.Semin Perinatol 2011 Feb;35(1):20-8.
Lickliter R. The fetus: atypical perinatal sensory stimulation and early perceptual development: Insights from developmental psychobiology. Journal of Perinatology 2000; 20: S45-54