Analisi della criticità percepita dalla persona sottoposta a NIV. Definizione di correttivi mirati per migliorare l’efficacia del trattamento e la qualità delle prestazioni erogate.
Bosco P., Marta C., Molentino G., Passeri O., Radici G., Santoro A.,
Dipartimento Urgenza Emergenza, Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico – Milano.
comita63@libero.it chiara.marta@policlinico.mi.it
Premessa La NIV (Non Invasive mechanical Ventilation) applicata mediante CPAP (continuous positive airway pressure) e bi–level rappresenta un sostanziale arricchimento delle possibilità terapeutiche nella gestione dell’insufficienza respiratoria acuta e cronica in ambito intra e extra ospedaliero. La letteratura è ricca di evidenze relative indicazioni/limiti al trattamento con NIV, complicanze correlate, modalità di utilizzo di presidi e apparecchiature, sistemi di monitoraggio; mentre risulta tuttora poco indagato il vissuto e la compliance della persona sottoposta a NIV, condizione indispensabile per l’efficacia del trattamento.
Obiettivo/scopo Lo studio si prefigge di individuare le criticità percepite dalla persona sottoposta a NIV, pianificare azioni correttive mirate e valutare a distanza l’efficacia degli interventi adottati.
Materiali e metodi. E’ stato realizzato nel 2010 un progetto di ricerca infermieristica (studio osservazionale) articolato in due fasi:
Elaborazione da parte di un gruppo multidisciplinare di un’intervista che indaga: dati socio-anagrafici, patologie principali e concomitanti, terapie assunte, durata del trattamento, criticità percepita quantificata con scala Likert. Validazione con indice di Cronbach (0.89) e test pilota. Somministrazione da parte di personale infermieristico addestrato a un campione di 100 pazienti sottoposti a NIV nell’area emergenza-Urgenza . Analisi dei dati, pianificazione di interventi mirati a favorire il comfort, migliorare la compliance al trattamento e la qualità delle prestazioni erogate.
Somministrazione a distanza di due anni dell’intervista a un campione con le stesse caratteristiche. Valutazione dell’efficacia degli interventi effettuati
Conclusioni. I dati emersi dalla prima intervista, risultano in linea con la letteratura. Identificano come principali criticità la carenza di informazioni circa il trattamento 83%, i fastidi causati da rumore 48% e claustrofobia 42%, la sete 47%, la difficoltà nel comunicare con i famigliari 42% e con il personale 30%. Sono stati effettuati correttivi mirati a migliorare comunicazione e relazione, comfort, utilizzo di presidi e apparecchiature, alimentazione e idratazione. E’ in corso l’analisi dei dati della seconda intervista per valutarne l’efficacia degli interventi adottati.
Bibliografia:
Cosentini R., Aliberti S., Brambilla A., l’ABC della ventilazione meccanica non invasiva in urgenza, seconda edizione, McGrawHill, 2010
Cabrini L, Monti G, Villa M, Pischedda A et al. Non-invasive ventilation outside the Intensive Care Unit for acute respiratory failure: the perspective of the general ward. Minerva Anestesiol 2009;75:427-433
Naldi M.,Scala R., Strategie assistenziali nel paziente ventilato, Pneumorama 48/XIII/3-2007