Livelli di ansia-depressione all’ingresso e dopo 72 ore, in pazienti ricoverati in utic per sindrome coronaria acuta.
R.Piccari, S.Bartolini, F.Fiori, C.Tagliabue, E.Sampieri, G.Pelosi, *L.Guerrieri, *D.Serafini,*A.Chiantera, *G.Pulignano, E.Giovannini
UTIC I°- *I° U.O. Cardiologica Ospedale San Camillo-Forlanini Roma
Scopi: le sindromi coronariche acute (SCA) non solo sono gravate da una significativa morbosità e mortalità ma hanno un impatto sul quadro psicologico dei pazienti (pz) che può compromettere il successivo decorso post-dimissione. L’identificazione precoce di sintomi di ansia (A) o depressione (D) e’ utile per ottimizzare il livello di qualità dell’assistenza. Scopo del presente studio prospettico e’ stato di valutare l’incidenza dei sintomi di A e D e le correlazioni con il quadro clinico in pz con SCA.
Metodo: i pz sono stati sottoposti ad un esame clinico e strumentale completo all’ingresso. I livelli di A e D sono stati rilevati all’ingresso e dopo 72 ore (h) in pz ricoverati per SCA mediante l’Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS), composta da due sottoscale ( HADS_A e HADS_D) ciascuna di 7 items. Criteri di esclusione erano rappresentati dall’età’ > 65 anni e dalla presenza di confusione mentale. La scala veniva somministrata al momento dell’ingresso e dopo 72h.
Risultati: i dati preliminari riguardano 115 pz consecutivi di età < 65 anni ricoverati per SCA presso l’UTIC (età media 51,28 ± 9.07 anni; 87.8% maschi; 67,5% con STEMI e 32,5% NSTEMI). Livelli significativamente elevati di A ( score HADS_A ≥8) erano presenti nel 43% dei pz all’ingresso e nel 36% dopo 72h, mentre sintomi di D (HADS_D ≥8 ) erano presenti nel 36% e 46% rispettivamente. I livelli di A a 72 h risultavano significativamente maggiori nel sesso femminile (media 9.084.5 vs 5.963.8, p 0.031); I livelli di D a 72 h mostravano un andamento simile pur senza raggiungere la significatività (media 83.2vs 6.612.7, p 0.09). I livelli di D di base e a 72 h risultavano significativamente maggiori nei pazienti che vivevano da soli (di base 9.442.6 vs 6.692.7, p 0.004, a 72 h 93.3 vs 6.582.7, p 0.013). I livelli di D a 72 h risultavano significativamente maggiori nei pazienti con angina instabile (8.83 vs 6.572.7, p 0.016). I livelli di A a 72 h risultavano significativamente maggiori nei pazienti vedovi (11.52.18, p 0.03).
Conclusione: i risultati preliminari del seguente studio prospettico suggeriscono che: a) i pazienti con SCA presentano elevati livelli di A e D; b) i livelli di A tendono a ridursi mentre quelli di D tendono ad aumentare a 72h, indifferentemente dalle principali variabili demografiche e cliniche; c) le SCA STEMI sembrano avere un impatto maggiore sui livelli di A e D; d) l’elevata incidenza di A e D può influenzare negativamente il successivo decorso e richiede l’attuazione di interventi assistenziali mirati
Bibliografia
Ichiro Kawachi, MD "Symptoms of Anxiety and Risk ofCoronary Heart Disease The Normative Aging Study" ; Circulation Vol 90, No 5 November 1994
R.Piccari “Role of nurse telemonitoring and counseling in the assement of anxiety and depression symptome in patient discharged from CCU after acute coronary syndrome: 30 days follow-up” ; European Heart Journal 2006, Vol.27 (Suppl):789
Leo Anthony Celi, The ICU: It’s not just telemedicine ; Crit Care Med 2001 Vol. 29, No. 8 (Suppl.)