Il defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD): aspetti psicologici ed assistenza infermieristica .
Cavallin Diego, ULSS7 e ULSS8, Infermiere SUEM 118
PIsan Laura, ULSS9 Treviso Infermiera di Medicina
Gasperin Denise, ULSS9 Treviso, Infermiera di Geriatria
Botteselle Alessia, Infermiera Istituti S.Gregorio
Marilisa Corso, ULSS7 Pieve di Soligo, Tutor Corso di Laurea Infermieristica, Conegliano
Introduzione Nei pazienti portatori di ICD è stata riscontrata un’alta percentuale di sintomi psicologici (ansiosi e depressivi) e una diminuzione della qualità della vita correlata al timore del possibile e improvviso verificarsi di eventi aritmici potenzialmente fatali.
Questo pone il paziente in una condizione di precarietà, portandolo a modificare le sue abitudini di vita quotidiana, nella speranza di ottenere un controllo sulla situazione evitando tutte quelle condizioni che possono aumentare il rischio d’insorgenza di aritmie.
Obiettivi dello studio:
1- Analizzare le implicazioni psicologiche che possono insorgere in seguito all’impianto di ICD;
2- Individuare gli elementi che inducono ansia e depressione;
3- Analizzare le aree di intervento dell’assistenza infermieristica finalizzate alla riduzione della sintomatologia e a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei familiari.
Materiali e metodi: Revisione della letteratura: 22 articoli specifici di riviste indicizzate, che prendessero in considerazione la qualità di vita, con scale di valutazione di carattere generale ma anche specifiche per il problema di impianto di ICD
Risultati: L’erogazione di shock dal dispositivo è associata ad alti livelli di ansia e depressione. Tutti i pazienti con ICD dovrebbero essere considerati a rischio di sviluppare una psicopatologia, per questo è importante adottare misure preventive quali:
• adeguata educazione; • maggiore informazione sia al paziente sia ai familiari prima dell’impianto; • l’utilizzo di tecniche di comunicazione (counselling, colloqui individuali e con familiari di riferimento); • follow-up di valutazione.
Sono state comparate le differenti scale di valutazione della qualità di vita del paziente con ICD e dei familiari: si è visto come la qualità di vita in molti studi sia significativamente migliorata, dopo educazione specifica; inoltre sono pochi gli studi che adottano scale specifiche per il paziente con patologia cronica cardiovascolare.
Discussione: Gli interventi più efficaci per aiutare pazienti con ICD e le loro famiglie risultano essere l’istruzione e l’informazione, l’uso di tecniche di comunicazione terapeutica, il follow-up di valutazione in seguito alla dimissione e un supporto psicologico personalizzato. Anche se i pazienti e le loro famiglie non possono essere istruiti su ogni singolo evento, possono essere sostenuti attraverso una guida preventiva, focalizzata sul problem-solving. L’infermiere deve essere accanto ai pazienti e ai familiari, malgrado la brevità del ricovero, accogliendo le richieste dei pazienti e dei loro familiari, anche durante il follow-up, testando inoltre il costo-efficacia e la validità degli interventi per migliorare sempre più i risultati. Si sottolinea inoltre l’importanza della collaborazione con l’equipe per garantire esiti a lungo termine.
Bibliografia:
- Dunbar, S. B. (2005). Psychologicalissue of patients with implantablecardioverterdefibrillators. American Journal of Critical Care, 14,294-303;
- Thomas, S. A., Friedmann, E., Kao, C., Inguito, P., Metcalf, M., et al. (2006). Quality of life and psychological status of patients with implantablecardioverterdefibrillators. American Journal of Critical Care, 15(4),389-398;
- Sola, C. L., &Bostwick, J. M. (2005). ImplantableCardioverter-Defibrillators, InducedAnxiety, and Quality of Life. Mayo Clinic College of Medicine, 80(2),232-237;