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31' Congresso Nazionale

Infermieri e qualità di vita in area critica

Riva del Garda (TN), 14 Novembre - November 2012 / 16 Novembre - November 2012

» Indice degli atti del programma

Il "tessuto" della comunicazione in terapia intensiva: la ricostruzione dell'identita' del piccolo paziente e l'interazione con la famiglia Elisa Barzon, Padova

15 Novembre - November 2012: 11:39 / 11:40

Il “tessuto” della comunicazione in terapia intensiva: la ricostruzione dell’identità del piccolo paziente e l’interazione con la famiglia.

Elisa Barzon*, Sonja Perentaler*, Vladimiro L. Vida, Massimo A. Padalino, Ornella Milanesi, Giovanni Stellin

U.O.C. Cardiochirurgia Pediatrica e Cardiopatie Congenite (*Unità di Terapia Intensiva Post-operatoria) - Dipartimento di Scienze Cardiache, Toraciche e Vascolari. Università degli Studi di Padova

elisabarzon@tiscali.it


Premessa: Presso il “Centro Gallucci” vengono operati ogni anno oltre 200 bambini affetti da cardiopatie congenite. I piccoli trascorrono di routine dopo l’intervento chirurgico alcuni giorni in osservazione presso la Terapia Intensiva, luogo raggiungibile dai loro genitori solo in alcuni momenti della giornata e per un tempo molto ristretto. La domanda che ci siamo posti è stata?

Può un elemento non medico favorire l’accoglienza dei genitori e il contatto con il proprio figlio nei locali dedicati alle cure intensive ?

Scopo: Lo scopo di questo studio è quello di valutare l'impatto che può avere, sui genitori, una “copertina” colorata a mano e personalizzata posata sul letto del bambino nell’immediato post operatorio.

Materiali e metodi: Il progetto coinvolgerà 50 bambini (n = 50) operati per cardiopatie congenite, da gennaio a settembre 2012. Vede due fasi: 

Fase I: durante la visita dei genitori in terapia intensiva nella prima sera post operatoria (giornata 0) è posata sul lettino del bambino una copertina colorata a mano sulla quale è disegnato il nome del piccolo.

Fase II: il giorno successivo durante le visita dei genitori la copertina non viene fatta trovare. In quest’ occasione si consegna ai genitori un questionario semi-strutturato per studiare ed osservare le reazioni e le loro percezioni.

Risultati: dall’analisi preliminare dei dati (sono stati raccolti 100 questionari), s’ individua che la “copertina:

  • è identificata dai genitori come un qualcosa di “utile”, “non banale”, dà “conforto”, “sollievo” e “aiuta a tranquillizzare”;

  • rappresenta uno “spazio d’incontro” capace di facilitare la comunicazione con gli operatori sanitari e favorisce una re-interpretazione delle azioni di cura che vengono percepite meno tecniche ed impersonali.

  • Migliora la percezione di qualità assistenziale e professionalità nei confronti degli infermieri.

Conclusioni: già preliminarmente si può concludere che la presenza di un’identificazione del paziente in terapia intensiva attraverso forme artistiche colorate è percepito dai genitori come un importante elemento di personalizzazione del trattamento, contribuendo ad accrescere l'eccellenza e la qualità delle cure fornite e stabilendo una "presa in carico" globale da parte del team coinvolto.

Bibliografia:


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