Qualità in triage ospedaliero: alla ricerca dell'appropriatezza; esperienza del gruppo toscano formatori triage
M. Ruggeri Dea AOU Careggi (Fi) , S. Tellini (Osp Nottola USL 6 (SI)
ruggema@gmail.com s.tellini@usl7.toscana.it
PREMESSA Il Servizio Sanitario della Regione Toscana, si caratterizza per l’utilizzo di un sistema di triage intraospedaliero a 5 livelli di priorità che in ordine decrescente sono: rosso, giallo, verde, azzurro, bianco (DGRT n. 736/2001)
La comparazione dei dati relativi agli accessi dell’utenza nei dipartimenti di emergenza (DE) toscani nell’anno 2004 aveva messo in evidenza una forte disomogeneità nelle distribuzioni delle assegnazioni dei codici colore tra un presidio e l’altro, certamente non dovuta solo alla diversificazione del case mix dei pazienti giunti alla porta degli ospedali, ma probabilmente imputabile agli algoritmi decisionali elaborati localmente, ad atteggiamenti difformi nei confronti della metodologia di triage, schede di triage diversificate dal punto di vista dell'applicativo informatico, e poco in linea con la metodologia di triage implementata durante la formazione
Tale disomogeneità è stata affrontata principalmente attraverso: adozione di algoritmi decisionali regionali per 19 sintomi di presentazione diffusi, mediante un programma sistematico di formazione di base e di retraining in triage di pronto soccorso, adozione di software uniforme diffuso a livello regionale, che permetta di introdurre al suo interno e guidare il processo decisionale degli algoritmi di triage secondo i contenuti e gli step decisionali elaborati da parte del Gruppo Regionale Formatori Triage, consentendo di limitare la possibilità di errore umano e favorendo la raccolta sistematica di dati ai fini di audit e di statistiche descrittive o di correlazione
SCOPO: Migliorare nei principali DE regionali la distribuzione sintomi di presentazione con particolare attenzione alla riduzione del sintomo “ altri sintomi e disturbi”, migliorare la distribuzione dei 5 livelli di priorità con particolare attenzione ai codici minori, maggior appropriatezza assegnazione codice rosso.
MATERIALI E METODI: Il Gruppo Regionale Formatori Triage ha lavorato congiuntamente alla definizione del metodo che ciascun Formatore ha applicato nel proprio DE, attraverso un primo incontro di discussione e condivisione, informazione ai colleghi, preceduto da una raccolta dati sulla stratificazione dei codici colore sia complessiva che per ogni account infermieristico, stratificazione dei sintomi guida/problemi principali in Pronto Soccorso inclusa la voce “altro sintomo o disturbo”, sia complessiva che per ogni account infermieristico, infine la stratificazione dei codici rossi attribuiti in Triage correlandoli con l’esito, sia complessiva che per ciascun account. Durante questo primo incontro ad ogni infermiere è stata consegnato il proprio report/performance su attività di Triage anno 2011 e trend primo trimestre 2012, antecedente l’incontro specifico.
Ogni Formatore all’interno del proprio gruppo, dopo aver analizzato/commentato i dati generali, ha stabilito il margine di miglioramento in termini percentuali che si impone di raggiungere e di verificare al controllo.
A settembre, nuovo incontro specifico - a distanza di ¾ mesi – presso ciascun DE - che ogni Formatore farà, con nuove raccolte dati sugli stessi argomenti, con le stesse caratteristiche, che funge da “caso controllo” per la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: In realtà il lavoro svolto da ciascun Formatore nei vari DE regionali non è stato affatto semplice per la difficoltà di reperire i dati da ciascun applicativo nonostante gli aggiornamenti fin qui fatti. Per quanto riguarda soprattutto le attribuzioni dei codici minori queste risentono molto delle diverse organizzazioni che ciascun DE regionale adotta (fast-track, see and treat etc), mentre per quanto riguarda la distribuzione della casistica, dopo gli incontri mirati c’è stato un notevole miglioramento della distribuzione stessa, con una forte riduzione del sintomo “altri sintomi e disturbi”. I risultati che ogni Formatore GTT riporterà al Gruppo nell’ultimo incontro utile ci diranno quanto l’attività complessiva di questo anno del Gruppo Toscano Triage sia stata utile al raggiungimento degli obiettivi.
BIBLIOGRAFIA
MacWay-Jones K, Marsden J ” Emergency triage – second edition: Manchester Triage Group”. 2006 BMJ Publishing Group
I Van der Wulp “ Reliability and validity of emergency department triage system” anno 2010
G.Becattini, M.Ruggeri, S.Bambi “l’esperienza del Gruppo Triage Toscano: dalla revisione degli algoritmi decisionali alla proposta di un metodo di lavoro” L’infermiere n.2/2011