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31' Congresso Nazionale

Infermieri e qualità di vita in area critica

Riva del Garda (TN), 14 Novembre - November 2012 / 16 Novembre - November 2012

» Indice degli atti del programma

Ventilare con meno infezioni: fatto! Matteo Manici, Parma

15 Novembre - November 2012: 17:15 / 17:25

Ventilare con meno infezioni: fatto!

Matteo Manici, dottore magistrale scienze infermieristiche e ostetriche

Elena Martella, dottore in infermieristica, infermiere coordinatore, infermiere specialista in evidence best practice per le professioni sanitarie.

Rianimazione 2 – Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica - AOU Parma


Introduzione.

Le infezioni in terapia intensiva sono tra la principali cause di morte, aumentano la morbilità e sono causa di incremento dei costi sanitari e sociali. Inoltre, sono un importante indicatore di qualità delle cure. Tra queste infezioni la VAP (Ventilatory Associated Pnumoniae) rappresenta una delle più frequenti in terapia intensiva (1).

L’American Thoracic Society (2005) definisce Ventilator-Associated Pneumonia (VAP) le polmoniti che esordiscono dopo 48-72 ore dall’intubazione (2). Il più importante meccanismo patogenetico è rappresentato dall’aspirazione o dall’inalazione di microrganismi orofaringei nei bronchi distali.

Scopo.

Illustrare il percorso fatto dalla Rianimazione 2 di Parma partendo dalle possibili cause di incremento dell'incidenza delle VAP sino all’implementazione di un progetto di miglioramento basato sulle raccomandazioni delle linee guida negli anni 2009 e 2010 attuato tramite le procedure GiViTI. I passi principali vengono presentati di seguito nei…

Materiali e metodi.

1. Identificazioni delle cause generative delle infezioni VAP.

Il personale sanitario e tecnico è stato coinvolto in sessioni di brainstorming, dalle quali sono emerse le possibili cause dell’aumento di VAP relative a metodi, materiali, manodopera, macchine.

I brainstorming non hanno prodotto una classificazione esaustiva del problemi, successivamente completata grazie allo studio della letteratura di riferimento e delle linee guida.

2. Valutazione critica della letteratura

Le linee guida successive a quelle già adottate (ATS, 2005) sono state sistematicamente ricercate utilizzando i database Mesh by Pubmed, Tripdatabase, e Cochrane Library ed altre forme di ricerca.

Sono stati reperiti sette documenti sottoposti a valutazione di qualità con lo strumento AGREE II

Dalla lettura delle LG è apparso un quadro disomogeneo. Rispetto al rigore metodologico e la chiarezza espositiva tutte le LG, tranne due, hanno ottenuto punteggi soddisfacenti. Non tutte si sono dimostrate di facile applicabilità e, soprattutto, non tutte le LG hanno dimostrato l’auspicabile indipendenza editoriale.

Per questo motivo, si è deciso di non utilizzare per la successiva sinossi delle raccomandazioni 2 delle 7 linee guida, ovvero la n.2 (SHEA/IDSA, 2008) e n.4 (NICE, 2008).

3. Confronto tra cause generative e raccomandazioni per la prevenzione della VAP

Nell’applicare le raccomandazioni è importante fare riferimento al livello di evidenza e raccomandazione per capire la “forza” delle stesse; queste sono in alcuni casi discordanti in quanto emesse da enti diversi, ognuno dei quali ha elaborato il proprio livello di evidenza e grading e, talvolta, assolutamente non paragonabili.

4. Promozione di un progetto di miglioramento

Il progetto di miglioramento, con la logica della formazione sul campo, è stato realizzato tra ottobre 2011 e febbraio 2012 e operato dal personale infermieristico. Il lavoro futuro sarà valutare le pratiche “grigie” su cui puntare. Verrà condotto un audit clinico mirato alle pratiche per la prevenzione della VAP.

Discussione.

L’applicazione delle raccomandazioni EBM/EBN nella pratica assistenziale necessita di tre elementi fondamentali:

- un’analisi attenta del contesto/ambiente;

- l’identificazione dei principali ostacoli correlati a risorse strutturali, processi e procedure raccomandate;

- una pianificazione e valutazione dell’intervento di miglioramento che richiede competenze distintive, risorse, tutoraggio, coinvolgimento e condivisione degli operatori che devono essere disponibili a modificare la propria pratica, soprattutto quando la cultura e/o il contesto lavorativo non sono orientati al cambiamento.

Bibliografia essenziale

(1) Vincent JL, Rello J, Marshall J, Silva E, Anzueto A, Martin CD, et al. International study of the prevalence and outcomes of infection in intensive care units. JAMA 2009 Dec 2;302(21):2323-2329.

(2) American Thoracic Society, Infectious Diseases Society of America. Guidelines for the management of adults with hospital-acquired, ventilator-associated, and healthcare-associated pneumonia. Am J Respir Crit Care Med 2005 Feb 15;171(4):388-416.

(3) Safdar N, Crnich CJ, Maki DG. The pathogenesis of ventilator-associated pneumonia: its relevance to developing effective strategies for prevention. Respir Care 2005 Jun;50(6):725-39; discussion 739-41.


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