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Intraossea in emergenza: valutazione del consenso da parte degli infermieri

 

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Congresso Nazionale Aniarti 2005

L'infermiere in Area Critica: pensare, essere, fare.

Sorrento (NA), 26 Ottobre - October 2005 / 28 Ottobre - October 2005

» Indice degli atti del programma

Sezione Poster:  

28 Ottobre - October 2005: 15:00 / 18:00

Poster

Relazione

UN APPROCCIO STRUTTURATO ALLA MAXI – EMERGENZA

MAJOR INCIDENT MEDICAL MANAGEMENT AND SUPPORT (MIMMS)

 

Per Incidente Maggiore o Maxiemergenza si intende un evento in cui la collocazione, la quantità, la gravità o il tipo dei feriti ancora vivi richieda l’utilizzo di risorse e/o procedure straordinarie.

È facilmente intuibile che, costituendo senz’altro un evento imprevedibile per quanto riguarda la localizzazione e l’impatto sulla popolazione e sull’ambiente, necessita di un approccio e di una gestione il più sistematici e strutturati possibile.

E’ importante non confondere la gestione sanitaria di un incidente maggiore con le predisposizioni sanitarie necessarie per eventi di massa. L’argomento riveste un’importanza rilevante per il funzionamento di un efficiente ed efficace sistema di risposta.

L’attuale situazione italiana è caratterizzata da un’organizzazione regionale e provinciale dei Servizi di Emergenza Sanitari, a fronte di un’organizzazione centralizzata a livello Nazionale delle altre componenti (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forze Armate), e da una mancanza di una normativa a livello legislativo. L’unico documento di riferimento è infatti il Piano Nazionale di Difesa Civile, concepito con una struttura “quadro” e privo di elementi procedurali.  L’approccio alla problematica delle maxiemergenze ha pertanto portato ad una certa eterogeneità per ciò che concerne la formazione, con riferimento a centri scientifici nazionali di livello universitario e non, che hanno elaborato delle procedure facenti riferimento al succitato Piano Nazionale, ma non sempre concordi tra loro.

Il Regno Unito, che nel mese di luglio è stato teatro di una maxiemergenza di stampo terroristico, ha da anni adottato un sistema di gestione degli eventi maggiori  condiviso a livello nazionale e successivamente esportato in molte nazioni europee ed extraeuropee,  che ha reso possibile una risposta estremamente efficace sia nel particolare contesto dell’attentato terroristico di Londra, sia in altre occasioni verificatesi in passato.

Il sistema MIMMS  non costituisce un sistema “diverso”, ma sistematizza e struttura l’esperienza di numerosi professionisti, da anni impegnati in questo campo, in una serie di procedure standardizzate che permettono l’ottimizzazione delle risorse, sia umane che materiali,  impegnate in un teatro la cui gestione sarebbe altrimenti problematica.

 

La condivisione dello stesso metodo ai diversi livelli di intervento (Polizia, 118, VVF, FA, etc) permetterebbe di parlare una stessa lingua “operativa” e permetterebbe di dare una risposta d’azione valida e efficace all’azione sulla scena. 

Le possibili strategie risolutive potrebbero essere individuate nel necessario rispetto e mantenimento delle competenze di settore e di area dei diversi organismi ciò sarebbe possibile unificando la metodologia d’intervento adottando uno STANDARD NAZIONALE. Ciò consentirebbe omogeneità procedurale d’intervento indipendentemente dalle diverse competenze permettendo di  mantenere la specifica professionalità e mandato istituzionale di ognuna delle forze impegnate.

 

La gestione della maxi emergenza necessita di identificare, perciò uno standard nazionale rispetto all’attuale situazione perché:

1. Esistono divergenze tra diversi sistemi e metodologie d’intervento (Polizia, 118, VVF, FA, etc).

2. Permangono problemi applicativi dell’attuale normativa di riferimento (Piano Nazionale di Difesa Civile) in quanto “legge quadro” o “linea guida”, che però NON definisce una stessa metodologia d’intervento. 

3. Permangono possibili ulteriori divergenze tra le metodologie d’intervento in aree funzionali diverse (ma co-operanti): Servizio  sanitario / VV.F. / Forze dell’ordine /Protezione Civile. 

 

Il MIMMS deve essere considerato come standard metodologico per la gestione della maxi emergenza o di eventi di incidenti maggiori.

Già applicato  come   standard nazionale per la gestione della maxi – emergenza  in: Olanda, GB, Svezia, Irlanda, Giappone e Australia.

 E’ uno standard internazionale

 E’ uno standard nazionale per l’A.M. in Italia

 E’ uno standard NATO

 E’ un metodo sperimentato sul campo che ha dato  eccellenti risultati vedi fatti di Londra Luglio 2005

 Flessibile ed applicabile (indipendente dal tipo e dall’entità della maxi emergenza)

 Non risente di fattori locali / nazionali / trans-nazionali

 Linearità nell’applicazione del metodo e riproducibilità operativa

 Applicabilità ad ogni tipo di servizio d’emergenza

Il “Sistema MIMMS” affronta il problema Maxiemergenza in tre successive fasi applicative, strettamente collegate tra loro: la Preparazione, La Risposta Strutturata, il Recupero. Ciascuna di queste fasi comprende più aspetti.

 

PREPARAZIONE

Per quanto concerne la preparazione, cioè ciò che è necessario fare “prima “ che si verifichi un evento, è necessario affrontare la pianificazione, organizzare l’equipaggiamento, e provvedere all’addestramento del personale impiegato.

 

RISPOSTA STRUTTURATA

La risposta strutturata ad una Maxiemergenza, secondo il sistema MIMMS comporta una serie di azioni che sono state schematizzate nell’acronimo CSCATTT (Command & Control, Safety, Communications, Assessment, Triage, Treatment, Transport)

C – Command & Control (DIREZIONE):

La direzione, cioè lo stabilire ruoli, responsabilità e gerarchie dei vari operatori è un elemento indispensabile nella gestione della maxi emergenza. Visto l’approccio “multiagenzia” è necessario anche il coordinamento fra le varie componenti. Ciò viene facilitato se si individuano delle cosiddette “aree di competenza” per la gestione strutturata delle operazioni.

Area Gold: DIREZIONE GOLD, o strategica (sala operativa della prefettura)

Area Silver: DIREZIONE SILVER, o tattica (all’interno del perimetro della scena)

Area Bronze: DIREZIONE BRONZE, o operativa (con postazione avanzata sulla scena)

 

SICUREZZA

Per garantire la sicurezza delle operazioni si identificano delle priorità:

-SICUREZZA DELLA SCENA: generalmente di competenza dei VVF

-SICUREZZA SEI SOCCORRITORI, a carico di tutte le componenti, per i propri operatori, strettamente legata a quanto si è fatto nella fase di preparazione

-Sicurezza degli infortunati e degli illesi

 

VALUTAZIONE (Assessment)

È necessaria per stimare il numero e la gravità dei feriti, e organizzare la scena per una gestione ottimale dell’evento. Ciascuna componente deve effettuare la valutazione degli elementi di propria competenza, individualmente ed in coordinamento con le altre componenti. La componente sanitaria dovrà preoccuparsi di identificare:

 il sito per il PMA: meglio definito come CME = centro medico di evacuazione (CCS “casualty cleaning station” per UK)

 il circuito per le ambulanze

 eventuale elisuperficie

 i ruoli del personale coinvolto nel soccorso

 

COMUNICAZIONI

L’addestramento al corretto uso dei mezzi di comunicazione previene la principale causa di fallimento del dispositivo di soccorso.

L’uso della radio, come principale mezzo utilizzato deve essere oggetto di addestramento nella fase di preparazione, così come la capacità di trasmettere informazioni complete e non ridondanti in tempi ristretti. 

 

TRIAGE

Metodica necessaria per assistere il PAZIENTE GIUSTO, NEL POSTO GIUSTO, NEL TEMPO GIUSTO. Il processo è dinamico e va ripetuto ad ogni stadio della catena di evacuazione dei pazienti, con differenti gradi di valutazione.

 Sulla scena (Area Bronze) è opportuno utilizzare una metodica grossolana, ma rapida: Triage SIEVE

 Nel PMA (meglio definito come CME = centro medico di evacuazione - CCS “casualty cleaning station” per UK)

 verrà utilizzato un sistema più lento ma più accurato : Triage SORT

 

TRATTAMENTO (Principi e Limiti)

Sulla scena (area Bronze)  potendo anche essere presente solo personale “laico” (VVF) sarà limitato alle sole manovre salva vita (in casi particolari si potrà effettuare l’intervento di Squadre medico – chirurgiche avanzate per i pazienti intrappolati critici)

Nel PMA (meglio definito come CME = centro medico di evacuazione - CCS “casualty cleaning station” per UK) si effettuerà la stabilizzazione e preparazione al trasporto per la successiva evacuazione medica.

 

TRASPORTO (Implicazioni e Limiti)

Il Trasporto è una competenza decisionale sanitaria e non logistica, perché comporta la scelta del mezzo adeguato per le condizioni del paziente e il trasferimento in un centro idoneo come distanza e tipologia.

 

RECUPERO

I Direttori delle varie componenti sono anche responsabili del recupero psicofisico e tecnico del personale impiegato nell’evento, affrontabile con tecniche di DEBRIEFING (discussione di gruppo su aspetti tecnici) e  DEFUSING (affrontare i problemi di carattere emozionale e di fatica operazionale).

 

IL CORSO MIMMS

Il Major Incident Medical Managment and Support (MIMMS) è un corso di tre giorni per medici, infermieri e componenti dei servizi di emergenza extraospedaliera (UK: ambulance service) che ha lo scopo di insegnare al personale del SSN un metodo di approccio sistematico. E’ stato anche usato per addestrare responsabili della pianificazione di emergenze, componenti della polizia, dei Vigili del Fuoco, delle forze armate – coloro che potrebbero trarre beneficio dalla comprensione del sistema. Il MIMMS è diffusamente insegnato in Gran Bretagna e Australia ed è uno standard in forte sviluppo in Europa. E’ applicabile anche a situazioni militari operative e la NATO lo ha introdotto nello standard.

Uno studio attitudinale pubblicato ha valutato il MIMMS al fine di evidenziare, negli intervistati, una qualche percezione di aver cambiato la propria capacità di operare durante un incidente maggiore. Quasi il 100% degli intervistati ha affermato che il MIMMS aveva fornito un addestramento adeguato. Il cambiamento di fiducia nelle proprie capacità è risultato più pronunciato fra medici ed infermieri.

La esperienza italiana è ancora iniziale, la regione Piemonte ha introdotto questo metodo sistematico nella formazione del personale che sarà chiamato ad intervenire durante i prossimi Giochi Olimpici Invernali del 2006.

Alcuni dati interessanti ci fanno comprendere l’attività di questi ultimi anni:

 

Anno

2002

2003

2004

2005

Personale sanitario

24

48

48

502

Personale laico

0

 

20

203

 

Gli operatori che hanno superato il corso base e che hanno raggiunto un determinato standard sono diventati istruttori, molti di loro sono infermieri che operano in aree critiche. Attualmente esistono in Italia:

n. 10 Istruttori militari

n. 20 Istruttori laici

in Italia il corso MIMMS è sotto la responsabilità di ALSG – Italia che agisce su estensione e mandato di ALSG UK responsabile per il metodo a livello mondiale. Il direttore nazionale MIMMS per l’Italia è il Dott. M. Michelutti T. Col. dell’A.M. che ha importato il metodo in Italia.

 

Grazia Marcianesi Casadei Infermiera

Dott. Sergio Fulvio T. Col. A.M.

 

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