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Congresso Nazionale Aniarti 2002

Emergenza, cure intensive e Livelli Minimi di Assitenza

Sorrento (NA), 07 Novembre - November 2002 / 09 Novembre - November 2002

» Indice degli atti del programma

1° Intervento Elio Drigo

07 Novembre - November 2002: 09:30 / 10:00

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Elio Drigo
Presidente Aniarti
Il congresso si colloca in un particolare momento per la storia del servizio sanitario del nostro paese e si pone l’obiettivo di calare nella realtà dell’assistenza infermieristica di area critica il tema dei livelli essenziali di assistenza (Lea), che sta diventando l’elemento con il quale le istituzioni cercano di razionalizzare i servizi ed anche attribuire le risorse necessarie al funzionamento del Servizio Sanitario.
Livelli essenziali di assistenza dunque, non più uniformi, come erano nati nelle proposte iniziali del documento, ma proprio, essenziali; cioè, solo quel livello di assistenza: non altri.
La semplice uniformità consentiva di non focalizzare la necessità di riservare per l’assistenza esclusivamente quegli interventi che sono da considerare indispensabili, essenziali, appunto.
Il concetto di essenzialità, inteso in senso positivo, richiama, correttamente, al rigore della corrispondenza tra azione e risultato.
Il concetto di uniformità però, da cui i Lea erano partiti, richiama la necessità dell’equità. L’equità distributiva, la garanzia del servizio di qualità a tutti, il necessario riequilibrio di strutture e modalità operative in grado di fornire un servizio alla salute che dia risposte alle esigenze dei cittadini di oggi.
- Certo, per l’essenzialità, nel campo della salute come dell’assistenza, in molti casi è difficile dare un riscontro scientifico (nel senso classico) a determinati interventi o progetti assistenziali;
- e per l’uniformità, riuscire a garantire un’equità effettiva rappresenterà una tensione, un obiettivo costante da perseguire.
I due concetti, essenzialità ed uniformità/equità, applicati al nostro sistema sanitario ed al momento storico che stiamo vivendo, devono coniugarsi con alcuni eventi che fanno parte della vita quotidiana di tutti come dei professionisti:
- il processo di integrazione dei paesi europei in particolare ma, sostanzialmente, internazionale;
- la finitezza delle risorse (come necessità/dovere di utilizzo esclusivamente razionale delle stesse) pur in un costante arricchimento e quindi di abbondanza (in termini assoluti) di risorse;
- l’evoluzione della percezione della “cittadinanza” e della “personalità” dei soggetti e dei gruppi sociali, anche in presenza di situazioni legate ai problemi di salute;
- il rapido evolvere delle conoscenze e la possibilità pratica di risolvere problemi sempre più complessi;
- il trasformarsi delle istituzioni che operano nel campo della salute e, di conseguenza, l’adeguarsi anche delle funzioni e dei ruoli degli operatori all’interno di quelle istituzioni;
- la “regionalizzazione” del Servizio sanitario che, nel nostro paese, rischia di diventare un boomerang per i Lea e la filosofia da cui partono.
Logica conseguenza di tutto questo è il riferimento costante a criteri di appropriatezza degli interventi e dell’uso delle risorse, a criteri di pertinenza, di economicità, di evidenza scientifica. Naturalmente, responsabilità!
Ancora appropriatezza e responsabilità, dunque!
Gli infermieri di area critica si trovano totalmente dentro a questa situazione.
Devono pertanto sostenerla e giocare la loro parte: ed eccoci qui. Ad affrontare la questione con responsabilità (etica) e piena disponibilità (invito ad altri professionisti).
Abbiamo voluto dare un taglio molto concreto all’esame dei livelli essenziali di assistenza, per cercare di fornire degli strumenti e metodi applicabili.
1. abbiamo individuato un indicatore di qualità significativo dell’assistenza, intesa in senso lato (= diversi professionisti…): le infezioni; in particolare, la prevenzione delle infezioni ospedaliere.
Ne parleremo per la rilevanza, l’incidenza, i condizionamenti…
2. abbiamo individuato 3 ambiti specifici dell’attività dell’infermiere di area critica sempre in relazione alla prevenzione delle infezioni:
- la risposta al bisogno di respirare,
- la risposta al bisogno di nutrizione (parenterale),
- la risposta al bisogno di eliminazione (urinaria)
3. abbiamo esaminato nella letteratura internazionale autorevole “l’essenzialità” degli interventi da mettere in atto per raggiungere a meglio gli obiettivi assistenziali;
4. abbiamo invitato ad integrare i contenuti infermieristici ed a dibattere con noi, altri professionisti con cui ci dobbiamo quotidianamente integrare per poter raggiungere gli obiettivi assistenziali di elevata, a volte elevatissima complessità, che dobbiamo perseguire per i nostri concittadini malati;
5. abbiamo considerato e vogliamo riflettere sui quesiti etici che gli ambiti assistenziali in esame e l’orientamento delle istituzioni e dell’organizzazione, fanno sorgere; vogliamo essere, come infermieri, protagonisti nel favorire il rispetto massimo del diritto delle persone alla salute.
Gruppi di lavoro di infermieri, sparsi su tutto il territorio nazionale, hanno sintetizzato per noi quanto di meglio hanno trovato e tutto quanto di meglio sono stati capaci, relativamente agli argomenti presi in esame.
Questo sarà oggetto di presentazione, integrazione, analisi allargata all’etica e alla deontologia; sarà oggetto di dibattito, per il quale sarà importante il contributo di tutti.
Se nella giornata centrale del congresso ci occuperemo di assistenza in area critica soprattutto ospedaliera, senza trascurare alcune puntate sullo sviluppo dell’assistenza sul territorio, nella terza giornata approfondiremo il tema dei Lea nell’ambito del sistema dell’emergenza con particolare riferimento all’applicazione a livello regionale, alle possibili conseguenze, a che cosa sta succedendo, come evolve il problema, quali sono le conseguenze di alcuni documenti che sono stati diffusi.
La giornata iniziale, questa mattinata, rappresenta necessariamente l’introduzione a questa nostra tematica, che verrà presentata nei suoi tratti essenziali.
Verranno legati fra loro tutti gli elementi che saranno poi il fondamento per la comprensione dei motivi e degli elementi della professionalità e responsabilità dell’infermiere di area critica o dell’emergenza.
Presentare questi argomenti, dibattere ed elaborare insieme, sarà certo una notevole sfida per tutti noi, ma ci proviamo, convinti che un contributo nuovo al servizio per la salute potrà emergere dal comune impegno.
Con l’augurio di buon lavoro a tutti, relatori e partecipanti ed organizzatori!
Elio Drigo

 

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