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Congresso Nazionale Aniarti 2002

Emergenza, cure intensive e Livelli Minimi di Assitenza

Sorrento (NA), 07 Novembre - November 2002 / 09 Novembre - November 2002

» Indice degli atti del programma

Sessioni Parallele: Sala principale Maria Benetton, Isabella Zennaro, Edna Biase, Tonia De Crescenzo,

Angelina DI Nuccio, Maura Lusignani, Martin Langer, Anna Maria Toffano



08 Novembre - November 2002: 14:00 / 17:00

Audio

Dibattito con esperti  sulle problematiche legate al bisogno di alimentazione ed eliminazione.
 
Dott.  Martin Langer
Direttore  II servizio  di Anestesia e Rianimazione
Ospedale S. Matteo - Pavia
 
Io vorrei aggiungere due cose,
Prima di tutto il ruolo della terapia antibiotica nel prevenire o non prevenire le manifestazioni cliniche delle infezioni, sia del catetere venoso centrale che del catetere urinario.
E' fuori di dubbio che le terapie antibiotiche in genere sono terapie estremamente efficaci, gli antibiotici uccidono i batteri, su questo non ci sono dubbi, e credo che se oggi, nelle nostre terapie intensive, il problema infezioni urinarie non è così importante come quantitativamente sembra dalle statistiche di infezioni nosocomiali in genere, questo accade probabilmente perché molti nostri pazienti sono in terapia antibiotica,  per cui sicuramente abbiamo  meno  manifestazioni cliniche di quanto non avremmo se questi pazienti non fossero in terapia.
Il problema è particolarmente attuale in tutti i reparti di degenza dove non ci sono così tanti problemi concomitanti che portano spesso a terapia antibiotica, questo non per dire che va bene mettere tutti sotto antibiotico ma per dire che alcuni nostri errori vengono coperti da terapie che facciamo per altri motivi e  quindi se abbiamo poche infezioni urinarie non dobbiamo pensare che sicuramente facciamo tutto bene
Il secondo problema che volevo porvi è un problema di ricerca.
Abbiamo sentito una quantità quasi infinita di percentuali, di incidenze, di frequenze, di risultati riportati da tanti studi.
Per presentare queste percentuali bisogna raccogliere un sacco di dati. Io non so quanti di voi sono stati implicati  in una raccolta di dati, non so  quanti reparti qui rappresentati siano in grado di dire qual’ è la loro incidenza di infezioni urinarie
Per avere un'incidenza delle batteriemie correlate a catetere venoso centrale nel mio reparto ho bisogno di qualcuno che faccia la tesi, perché non ho uno strumento per raccogliere questi dati.
Come medici rianimatori stiamo cercando sistemi che ci permettano di raccogliere questi dati, applicabili e che permettano ai singoli reparti di controllare la propria attività e di metterli a confronto con altri reparti
Iniziativa che spero molti di voi conoscono, quella del “Gruppo italiano valutazione interventi in terapia intensiva” al quale collaborano 200 reparti a vari livelli, sono più del 50% dei reparti attivi in Italia.
Credo che questo progetto che al momento è più medico che è infermieristico, diventerà infermieristico medico e credo che sarà l'unico modo per trasformare in risultati concreti e in verifica i protocolli di intervento di cui stiamo parlando oggi, perché come ha fatto vedere la collega Mongardi all'inizio senza verifica i protocolli di intervento restano lì, se non abbiamo possibilità di confrontarci, controllarci e di verificare i nostri interventi

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