Congresso Nazionale Aniarti 1999
ACCREDITAMENTO E CERTIFICAZIONE IN AREA CRITICA.
Bologna (BO), 10 Novembre - November 1999 / 12 Novembre - November 1999
» Indice degli atti del programma
Elementi e criteri di accreditamento/certificazione per: Logistica Strumentazione Presidi Cesare Bonci Roberto Caciolo Riccardo Dainese Claudia Ghedini
10 Novembre - November 1999: 15:00 / 16:30
- Criteri
di progettazione e gestione delle
apparecchiature elettromedicali utilizzate nei servizi di cure intensive di unità
terapeutiche, nelle Sale Operatorie, nelle Sale di preparazione e di risveglio
-
- Ing. Cesare Bonci
Siemens S.p.A.- Milano
- Settore sistemi medicali per diagnostica e terapia
-
-
-
- 1 - Sommario
- 2 - Introduzione
- 3 - Il ruolo
delle tecnologie
- 4 - La gestione
delle apparecchiature elettromedicali
- 5 – Un nuovo
tipo di gestione della manutenzione
- 6 –
Conclusioni
- 7 - Bibliografia
-
- * * *
-
- 1 - Sommario:
-
- Con il recepimento in
Italia tramite il D. Lgsl.vo 46/97 della Direttiva europea 93/42/CEE concernente i Dispositivi Medici, dal 14 giugno 1998 tutte le apparecchiature elettromedicali,
munite di marcatura CE, hanno la garanzia di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza paziente/operatore, ai requisiti sulla qualità e prestazioni
dell’apparecchiatura elettromedicale stabiliti dalla Direttiva e conseguentemente hanno la garanzia di
un elevato standard tecnologico.
-
- Ma il crescente numero e la complessità tecnologica raggiunte
dalle Apparecchiature Elettromedicali per diagnostica e terapia in uso oggi presso
le Strutture Sanitarie rendono
sempre più urgente una nuova metodica di
gestione che unisca ad una marcata riduzione dei tempi di fermo macchina,
conseguenti ai guasti ed alle manutenzioni periodiche, una diminuzione dei costi di assistenza tecnica unitamente ad un
completo ripristino della funzionalità dell’apparecchiatura.
-
- Per mantenere nel tempo le
caratteristiche che
garantiscono ad un’
Apparecchiatura Elettromedicale qualità,
affidabilità e sicurezza occorre, come noto, che la corretta installazione, la periodica verifica di sicurezza
elettrica e la manutenzione preventiva o correttiva, vengano eseguite da personale tecnico autorizzato interno o esterno alla Struttura Sanitaria dotato in ogni caso di precise caratteristiche professionali stabilite dalle vigenti Norme.
-
- Dopo un esame delle problematiche relative alla gestione delle
Apparecchiature Elettromedicali viene
illustrato un nuovo tipo di gestione
della manutenzione operante da un anno in Toscana che si può
ben integrare nelle prescrizioni di certificazione ospedaliera in conformità alla Norme UNI EN ISO 9000, premessa obbligata
di Qualità Aziendale, che
costituisce già per diverse Strutture Sanitarie una realtà e una sfida per un Paese, come il nostro, che si sta confrontando in forme
sempre più serrate con
analoghe realtà europee.
-
-
-
-
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- 2- Introduzione
-
-
- Con l’entrata in vigore definitiva della Direttiva europea 93/42/CEE concernente i dispositivi
medici, la progettazione
delle apparecchiature elettromedicali dal 14/06/1998 ha compiuto notevoli passi in avanti secondo lo stato dell’arte. In sintesi la progettazione di un’ apparecchiatura
elettromedicale grazie alla conformità alla richiamata Direttiva
93/42/CEE segue i seguenti
criteri progettuali:
-
- · sicurezza pazienti
/ operatori secondo Norme
vigenti
- · effettuazione dell’analisi
dei rischi
- · effettuazione di valutazione clinica
prima della messa in commercio
- · informazioni ( in lingua italiana ) per l’operatore
- · esatta definizione della destinazione d’uso
- · obbligo di segnalazione di incidenti o potenziali incidenti
- · verifica di conformità alle
prescrizioni di sicurezza
- · rintracciabilità post.vendita
- · adeguamenti nel corso di vita
operativa
- · manutenzione periodica
-
- Quanto sopra significa l’adozione di assicurazione della Qualità
e di Qualità totale non solo presso i costruttori di apparecchiature
elettromedicali ma anche presso le Strutture Sanitarie. Già nel 1982 l’Organizzazione mondiale della Sanità ( W.H.O. )
formulava in tal senso le prime proposte [1] subito recepite a livello nazionale dal CEI (Comitato elettrotecnico italiano) [ 2 ], ma solo
a partire dagli anni novanta anche nel nostro paese, in questo campo, si sono iniziati a compiere i passi decisivi.
-
- Infatti il crescente aumento delle spese nel comparto sanitario
degli ultimi anni e la necessità di porle sotto controllo hanno portato
il governo, al
pari di altri stati europei, a formulare nuove
proposte di gestione della Sanità. Ma nello stesso periodo le leggi
finanziarie, sulla base di un riordino economico generale delle spese,
operavano forti riduzioni anche negli stanziamenti alla Sanità rendendo
quindi assolutamente necessaria la ricerca di nuove metodiche gestionali
nel non facile intento di conciliare un miglioramento dei servizi offerti
con le minori risorse
economiche disponibili.
-
- In conseguenza di ciò, viene richiesto oggi ad un Ospedale di essere più impresa e meno Ente
statale, di avere più competizione e meno assistenzialismo senza mai
perdere di vista l’obiettivo,
da perseguire ogni giorno e ad ogni livello, di restituire la salute ai
cittadini che fruiscono delle sue prestazioni.
-
- 3 - Il ruolo
delle tecnologie
-
- L’introduzione negli ultimi 20 anni, nelle Strutture Sanitarie,
di un grande numero di apparecchiature elettromedicali per diagnostica e
terapia con gradi di
sofisticazione e conseguenti
costi via via più elevati, rende
necessario tenere in grande considerazione il ruolo delle tecnologie degli impianti e delle apparecchiature se si vuole correttamente e compiutamente affrontare le
problematiche della Qualità
aziendale ospedaliera.
-
- Gli investimenti per impianti tecnologici ed apparecchiature
elettromedicali costituiscono, giova ricordarlo, il 50% del costo totale
di un nuovo Ospedale. Di questi, un terzo circa si riferisce ai sistemi ed alle
apparecchiature elettromedicali. L’ammortamento di queste ultime, per la
rapida obsolescenza dovuta all’apparire sul mercato di nuovi, migliori
modelli e in conseguenza di nuove Normative
di sicurezza e Direttive europee, è mediamente di 4 ¸
12 anni rispetto a quello degli impianti, stimato in 10 ¸
30 anni e delle opere murarie che è di 40 ¸
100 anni. L’onere economico annuale dei contratti di manutenzione poi, può arrivare al 7¸12
% del costo delle apparecchiature le quali, come valore di installato, si aggirano oggi intorno ai 40 milioni
di lire per posto letto [ 3 ].
-
- Un così grande patrimonio tecnologico postula la necessità
dell’istituzione non più differibile di un servizio di ingegneria clinica interno alla
Struttura Sanitaria; il suo buon funzionamento deve
coniugare economia gestionale ed efficienza operativa.
-
-
- 4 - La gestione delle apparecchiature elettromedicali
-
- Diverse possono essere le
metodiche di gestione delle apparecchiature elettromedicali che un
Servizio di ingegneria Clinica è chiamato a svolgere. Alla base di ogni
tipo di gestione sicuramente deve esserci il risultato che deve garantire un’operatività ed un’efficienza indiscusse, unitamente al contenimento dei costi. Al riguardo le
procedure di certificazione ospedaliera che si richiamano al recente
D.P.R. del 14 gennaio 1997 [4] che ha dato mandato ad ogni Regione di
integrare o modificare localmente tali procedure, prevedono espressamente
le procedure
di programmazione degli acquisti di
apparecchiature
biomediche e quindi implicitamente un Servizio
di ingegneria Clinica. Alcune
regioni hanno già deliberato in tal senso con proprie delibere regionali [ 5, 6 ] ed hanno considerato la necessaria presenza di uno
o più responsabili delle risorse tecnologiche assegnando precise
funzioni e metodi operativi (fig.
1).
-
-
-
- Risorse tecnologiche: responsabilità e protocolli per impianti ed
apparecchiature
-
|
- · Esistenza di
un Responsabile delle
risorse tecnologiche (Atto
di nomina),
-
- · Il
Responsabile risponde del controllo dell’installazione, della
gestione e della manutenzione ordinaria
- e straordinaria di impianti e sistemi elettromedicali (elenco compiti),
-
- · Presa di
conoscenza da parte degli operatori del Responsabile delle risorse tecnologiche,
- (circolare informativa interna con indicazione responsabili e
compiti),
-
- · Evidenza
delle attrezzature utilizzate / funzionanti (Inventario con
assegnazione al centro
di
- responsabilità),
-
- · Esistenza di
linee guida o protocolli a disposizione del personale utilizzatore inerenti l’utilizzo di
- impianti ed attrezzature ritenute potenzialmente rischiose in caso di uso non corretto, così come
- definite nella relazione sulla valutazione dei rischi (D. Lgsl.vo 626/94), (Linee guida e protocolli
- fatti compilare in ogni reparto dal responsabile ),
-
- · Esistenza di
documentazione relativa agli interventi di manutenzione effettuati
(schede di
- intervento con descrizione, firma e data).
-
|
Fig.
1 : esempio di una programmazione dei requisiti tecnologici con relativi
indicatori
-
-
- Sono già noti i compiti di un servizio di
ingegneria clinica: essi interessano tutta la vita di un impianto o di
un’apparecchiatura elettromedicale e riguardano essenzialmente:
-
- · l’acquisizione in
fase di Capitolato
- · l’accettazione ed
il collaudo
- · l’inventario
- · il supporto tecnico
al personale utilizzatore
- · la manutenzione
ordinaria periodica (preventiva)
- · la manutenzione straordinaria (correttiva di primo livello)
- · la sostituzione (
per obsolescenza )
-
-
- Tutti questi compiti
sono già obbligo di legge come ad es. l’inventario delle
apparecchiature di radiologia e medicina nucleare previste dall’art. 112 del D.Lgsl.vo 230/95 [ 7 ]
o le prove di accettazione previste
insieme a prove di stato e di costanza dall’art. 113 dello stesso
Decreto legislativo. Anche il D.P.R. del 14/01/1997, già citato, afferma al par.4 sulla Gestione delle risorse tecnologiche che ...(omissis) La
Direzione adotta un inventario delle apparecchiature in dotazione”.
-
-
- Particolarmente importanti sono le
procedure di manutenzione ordinaria e straordinaria che possono essere
eseguite da personale esterno o da un servizio di ingegneria clinico
interno alla struttura, ma
che in entrambi i casi deve essere soggetto alla Norma UNI CEI EN 46002 [8]
che all’art. 4.18 così recita: ...” l’installazione,
il montaggio, la manutenzione e le riparazioni devono essere effettuate
solo da tecnici all’uopo addestrati dal costruttore
dell’apparecchiatura elettromedicale tenendo sempre in considerazione gli obiettivi del Sistema Qualità.
Deve essere conservata
apposita registrazione dell’addestramento”.
-
-
- Fino ad oggi tale articolo, di importanza
rilevante per l’esecuzione a regola d’arte di ogni operazione su un
Dispositivo Medico, sembra essere stato poco applicato nel caso di
manutenzione non direttamente affidata ai costruttori, ma, in vista della certificazione di Qualità, ogni
struttura ospedaliera dovrà adoperarsi presso i costruttori perché essi
diano quella informazione e formazione ai tecnici del Sevizio di ingegneria clinica locale affinchè questi possano espletare la loro attività di
manutenzione (di primo livello) sulle apparecchiature elettromedicali con
professionalità e con precise conoscenze tecniche. L’adempimento del citato art. 4.18 costituisce anche pieno adempimento del Capo VI “Informazione
e formazione dei lavoratori” del ben noto D. Lgsl.vo 626/94 [9] riguardante
il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro in quanto la
conoscenza tecnico-circuitale delle
apparecchiature che si ottiene con
la partecipazione ai corsi
effettuati dai costruttori, quale mezzo propedeutico per l’abilitazione
agli interventi preventivi
o correttivi, costituisce
anche presunzione di effettuazione dell’analisi dei rischi così come richiesto dal citato D.Lgsl.vo 626/94.
-
-
- Che la manutenzione sia compito non
trascurabile della struttura
sanitaria è ribadito anche dalla Norma CEI 62-5 [10] che al par. 2.12.13 cosi definisce l’utilizzatore: “Ente
responsabile dell’uso e della manutenzione dell’apparecchio”
e il D.P.R. del 14/01/1997 [ 4 ] è ancora più esplicito affermando sempre al par. 4: ...(omissis) “deve
esistere un piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature biomediche...”.
-
- La qualificazione alla manutenzione è regolata dal paragrafo 6.8.3
della citata Norma CEI 62-5 che si
riporta integralmente data la sua chiarezza ed esaustività: (omissis)… la descrizione tecnica deve
contenere l’impegno da parte del
costruttore a fornire dietro richiesta quegli schemi di circuiti, liste di parti componenti, istruzioni
per tarature, od altre informazioni che
servano al personale
appropriatamente qualificato dell’utente e per riparare quelle parti
dell’apparecchio che il costruttore considera riparabili”.
-
- Anche la prescrizione che istruzioni d’uso e in generale la
documentazione annessa debbano essere
in lingua italiana è stata finalmente
imposta dall’art. 5/4 del D.
Lgsl.vo 46/97 che ha recepito in Italia la Direttiva concernente i Dispositivi Medici 93/42/CEE.
- Fanno parte della manutenzione ordinaria periodica anche le verifiche di
sicurezza elettrica con
periodicità e metodiche ben descritte nella Guida
CEI fasc. 1276 G [ 11, 12 ]. Anche in questo campo la collaborazione con
il costruttore delle apparecchiature, si rivela determinante. Siemens, settore Medicale, certificata
secondo la Norma EN ISO 9000, può fornire ad es. per ogni apparecchiatura
apposite check
list di manutenzione e di
sicurezza elettrica rispondenti ai criteri di Qualità . Sulla base di
tale documentazione alcuni reparti ospedalieri, anch’essi certificati secondo le Norme EN ISO 9000, hanno emesso proprie procedure interne di inventario e gestione
tecnica (figg. 2, 3).
-
- AZIENDA OSPEDALIERA
- OSPEDALE
CA’ GRANDA
- Comune di Milano
-
- C:\UCICT\SO9002\MODULI\SERVO.DOC
|
- Dipartimento
Medico Chirurgico Cardiotoracico
- “ Angelo De Gasperis”
- Servizio di Anestesia e Rianimazione
- Primario: Dr. Mario Merli
-
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- CHECK DI CONTROLLO
RESPIRATORI
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- SERVOVENTILATOR 900 C Matricola: . .
. . . . . . . . . . .
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- data
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- firma
di chi assembla il
- circuito interno
|
- firma
di chi smonta il
- circuito interno
|
- ore
di lavoro
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- note
per guasti e firma di chi rileva il guasto
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- Fig.
2: esempio di check
di controllo di un Ventilatore Polmonare Siemens
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- Div.di ing.
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- Clinica
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- Azienda ospedaliera Niguarda -
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- Milano
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- Scheda Apparecchiatura
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- compilare
|
- in UCICT
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- o CO se l’intervento viene effettuato
|
- in
loco
|
-
|
- compilare
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- in DIC
|
- (portare la scheda in DIC al momento
|
- del
ritiro dell’
|
- apparecchio
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- Identificazione Apparecchiatura
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- n.matricola:
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- 333302
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- Tipologia :
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- Ventilatore
elettromeccanico
|
- Modello:
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- SV
900 C
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- Costruttore:
|
- Siemens
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- N° serie :
- reparto :
- modalità di
- modalità
e
- Registrazione
-
- O = manut.
|
- 1825768
- 3°serv.anestesia
e rianimazione UCICT
- utilizzo: v. manuale d’uso o protocollo
- frequenza di manutenzione / taratura :
- interventi
di manutenzione e taratura:
-
- ordinaria, S= manutenz. straordinaria
|
- Data
installaz:
-
- c/o
Caposala
- ogni
1000 ore
-
- Data:
- T= taratura
|
- Dicembre
1998
-
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- . . . . . . . . . . .
|
-
- Fig.
3 : esempio di scheda tecnica di gestione di un apparecchiatura
elettromedicale
-
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-
- 5 – Un nuovo tipo di gestione della manutenzione
-
- Da quanto sopra detto si ritiene che una gestione delle
apparecchiature elettromedicali, la cui responsabilità
primaria è demandata, come visto, all’ente utilizzatore, non possa essere trasferita in toto a gruppi privati operanti
all’esterno della struttura sanitaria. Infatti sebbene da una parte viene ceduta ad
altri la responsabilità gestionale specifica, dall’altra viene a mancare il controllo diretto e quindi perdita di
qualità e di sicurezza del patrimonio tecnologico della Struttura
Sanitaria.
-
- Oltre a ciò verrebbe sicuramente meno la responsabilità del
costruttore in quanto la manutenzione del bene viene affidato ad una
ditta non autorizzata perchè priva dell’addestramento che il
Costruttore fornisce sulla base del citato art. 4.18 della Norma UNI CEI
EN 46002 sopra richiamata.
-
- Si crede al contrario che l’instaurare un rapporto di
collaborazione fra il servizio di ingegneria clinica interno
all’ospedale e i costruttori delle apparecchiature sia oltremodo utile
in termini di tempestività, efficienza e contenimento
dei costi come dimostrato
ad es. dal Progetto METIS 2 [ 13 ] costituito, nel giugno
del 1997, dall’associazione delle USL 9 di Grosseto, USL 2 di Lucca,
USL 6 di Livorno , AOP di Pisa, USL 5 di Pisa e USL 12 di Viareggio. Con tale progetto le 6 USL hanno stipulato
con alcune ditte fornitrici un contratto di manutenzione comune denominato “ formula partner” con
il quale le ditte si sono
impegnate ad effettuare:
-
- · formazione da parte di personale qualificato a uno o più tecnici di
ciascuna USL per l’esecuzione di una corretta manutenzione periodica e per l’esecuzione di interventi di
manutenzione correttiva di primo livello. Siemens ha effettuato un corso teorico-pratico di 8 giorni per apparecchiature di
elettromedicina e un corso
di 10 giorni per radiologia. Al termine dei corsi, a ciascun partecipante, quale tecnico
autorizzato, è
stato rilasciato un attestato di frequenza per l’abilitazione
all’esecuzione di interventi di primo livello (come definito dal par. 6.8.3 della Norma CEI 62-5 sopra riportato). A
questo primo corso sono seguiti e seguono corsi di aggiornamento
periodico.
-
- · autodiagnosi a
distanza per i sistemi
elettromedicali di imaging ( CT, MR, Angiografia ). Siemens dispone di un collegamento via modem fra apparecchiatura del
Cliente e monitor dedicato “ magic view” presso
il proprio Centro di Supporto Tecnico in Milano,
-
- · supporto al
tecnico interno da parte del centro di assistenza del costruttore
(Centro di Supporto Tecnico Siemens, numero
verde 167 827119) per la risoluzione in tempi rapidi di guasti non
immediatamente diagnosticabili in
loco e in generale per tutti i quesiti, dubbi e chiarimenti di ordine
tecnico,
-
- · definizione della
percentuale di abbattimento del canone annuo in base all’attività del
tecnico interno,
-
- · percentuale di
abbattimento del canone annuo in caso di nessun guasto
dell’apparecchiatura,
-
- · listino prezzi
dei ricambi da allegare al contratto, bloccati per il periodo di validità
del contratto,
-
- · fornitura della
strumentazione di test per la manutenzione preventiva e per
l’esecuzione di azioni correttive eseguibili internamente, con relativo costo (Siemens ha fornito i dispositivi di misura
relativi ai propri apparecchi e strumentazione di service),
-
- · inclusione di
tutte le parti di ricambio,
-
- · sconto al
pagamento in un'unica soluzione anticipata o in due rate del canone
pattuito.
-
- Nel caso della ditta Siemens, il contratto
triennale stipulato nel
giugno del 1997 su un parco macchine di 250 apparecchi di
elettromedicina (monitor e defibrillatori cardiaci, elettrobisturi,
elettrocardiografi, cicloergometri, ventilatori polmonari) e 50
apparecchi di imaging ( RX, CT, MR, US ) ha già sortito, alla
fine del primo anno di gestione, alle 6 USL della Toscana, un accredito
medio del 23 % dell’importo del canone
complessivo ( quindi una riduzione di spesa di quasi un quarto del
canone pattuito ) e una percentuale variabile fra il 22 e il 30 % in termini di numero di interventi eseguiti
direttamente dai tecnici delle USL locali (figg.4, 5).
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Fig.4
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Fig.5
-
-
- Al beneficio economico occorre aggiungere quello più importante della drastica riduzione dei fermi
macchina (fig. 6 ), della valorizzazione
crescente delle risorse interne, del controllo in tempo reale dello
stato del proprio patrimonio tecnologico e della certezza di una consulenza tecnica professionale con il Costruttore sempre
disponibile .
-
-
-
-
- Fig.6
-
-
- 6-
Conclusioni
-
- La certificazione ospedaliera proposta alle
Regioni dal Governo con
nuovi strumenti legislativi, quale
primo passo verso un’assicurazione della Qualità di tipo aziendale,
vede coinvolta in maniera non
trascurabile anche la gestione del parco tecnologico. La presenza attiva di
un servizio di ingegneria clinica che
si avvalga di un rapporto di collaborazione con il costruttore,
fondato su pari dignità e
reciproca convenienza, può
permettere l’espletamento completo di tutti i compiti affidati a tale servizio nell’ottica di una sua ottimizzazione in termini di:
-
- ·
efficienza globale
- ·
riduzione fermi macchina (e quindi utilizzo razionale delle
apparecchiature),
- ·
soddisfazione nell’avere un interlocutore tecnico ben definito e competente,
- ·
contenimento dei costi,
- ·
grande redditività dei reparti,
- ·
migliorata efficienza operativa degli impianti ,
- ·
incentivazione del personale interno dal punto di vista professionale.
-
-
-
-
- * * *
- 7
- Bibliografia
-
-
- [ 1 ] World Health Organisation
–Genève (CH): “
Garanzia della Qualità nella Diagnostica radiologica -
- ed. W.H.O. - 1982.
-
- [ 2 ] C.
Bonci: “Assicurazione
della Qualità: un traguardo in vista” – 94^ Riunione annuale
AEI, Ancona ,
- Vol. 6- Ottobre 1993.
-
- [ 3 ] Lamberti-Rainer
: “Le apparecchiature biomediche e la loro gestione”– ed. Patron
1998
-
- [
4 ] D.P.R. 14 gennaio 1997: “
Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle
- province autonome di Trento e di Bolzano, in materia
di requisiti strutturali, tecnologici
ed
- organizzativi minimi per
l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private”.
-
- [ 5 ] Delibera
Giunta Regionale della Lombardia : “Accreditamento strutture sanitarie”
- Bollettino ufficiale della regione Lombardia, 4 settembre 1998.
-
- [
6 ] Delibera Giunta regionale
Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 1852 /97:
- “Accreditamento delle
strutture pubbliche e private. Approvazione requisiti e procedure”
-
- [
7 ] D. Lgsl.vo n. 230/95: “Attuazione delle Direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466,
- 89/618, 90/641 e 92/3 in
materia di radiazioni ionizzanti”.
-
- [
8 ] UNI
CEI EN 46002 : “ Dispositivi medici. Prescrizioni particolari per
l’applicazione
- della
EN ISO 9002.
-
- [
9 ] D. Lgsl. 626/94 “
Attuazione delle Direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,
89/656/CEE
- 90/269/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute
- dei lavoratori sul luogo di lavoro”.
-
- [
10 ] Norma CEI 62-5 2^ ed. 1991 “Apparecchi
elettromedicali. Parte 1: Norme generali per la sicurezza”.
-
- [ 11 ] Pubblicazione CEI (1997 ) fasc. 3783 R: Guida
alle prove di accettazione, all’uso e alle verifiche
- periodiche di sicurezza di apparecchi elettromedicali in locali adibiti ad uso
medico.
-
- [
12 ] C.
Bonci “ Sicurezza e
prestazioni delle apparecchiature elettromedicali” -AEI –
- Automazione, Energia
, Informazione vol. 80 n.
10 ottobre 1993.
-
- [ 13 ] Progetto
Metis II: “Gestione della manutenzione delle attrezzature
tecnologiche sanitarie”
- ed. Regione
Toscana, 1998.
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