Congresso Nazionale Aniarti 2000
Funzioni e rsponsabilita' infermieristiche
Genova (GE), 15 Novembre - November 2000 / 17 Novembre - November 2000
» Indice degli atti del programma
Chiusura del XIX congresso nazionale ANIARTI
17 Novembre - November 2000: 12:00 / 12:20
- Chiusura del 19° Congresso
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- Elio
Drigo
-
- Una prima
considerazione dell’importanza di questo convegno emerge dai contenuti dei
dibattiti nelle varie sessioni, che sono apparsi molto coinvolgenti ed
interessanti.
- Riteniamo che sia
utile considerare il tema del dipartimento come un’opportunità ed una
sfida non solo infermieristica ma di tipo sociale, che rappresenti un
momento di svolta per l’impostazione e per la vita della nostra società,
che cerca di cogliere e di tradurre in ambito organizzativo almeno alcuni
dei valori sui quali si fonda la logica stessa dei servizi di cui la società
si dota.
- Ricordo ancora,
come all’inizio, un elemento importante è il fatto di tenere
costantemente presente che parlare di dipartimento e coinvolgerci nella sua
realizzazione è un elemento di estrema complessità, che abbiamo definito
come un momento di rivoluzione culturale per la realtà quotidiana.
- Ancora, credo sia
importante ricordare che l’adesione a questa modalità di organizzarsi
certamente risponde all’esigenza di avere delle risposte di elevata qualità
ed anche alla scelta di efficacia.
- Ritengo sia
necessario per noi aderire a questo tentativo della nostra società,
adesione che riveste una forma etica. Se è vero che è importante adottare
le soluzioni tecniche ed organizzative delle quali in questi giorni abbiamo
parlato, il contribuire all’orientamento positivo del processo di sviluppo
che il sistema deve avere, rappresenta la garanzia per un positivo
risultato. Credo sia interessante ricordare il primo messaggio di questo
convegno e cioè che questa nuova impostazione del servizio sanitario troverà
realizzazione se vi sarà un coinvolgimento personale e della professione
nel suo insieme, per quanto ci riguarda.
- Questo dice anche
l’importanza, per la lettura parziale che possiamo per ora fare, di
considerare i motivi per cui le cose sono andate avanti fino a questo
momento con modalità che non sono soddisfacenti.
- Teniamo inoltre
presente molto bene che, come abbiamo ripetuto più volte, il mondo attorno
a noi non si ferma, dunque siccome siamo inseriti in questo tempo, dobbiamo
dare il nostro specifico contributo. Come elemento di ottimismo ricordiamo
che questa modalità di organizzarci e di pensarsi rappresenta finalmente,
una forma di valorizzazione anche delle singole nostre persone. Questo deve
diventare un elemento motivante e di arricchimento rispetto ad un passato
che ha visto le situazioni molto ferme ed ingessate. Adesso la velocità dei
cambiamenti forse ci sembrerà troppo veloce, ma questo è quanto.
-
- Ed adesso, i
ringraziamenti alle persone che hanno contribuito e consentito la
realizzazione di un’iniziativa di questa dimensione. Vorrei ricordare i
nostri colleghi che non hanno avuto la possibilità di seguire tutto quanto
in questa sala ci siamo detti. Sono stati fedeli al loro impegno, magari
costantemente fuori dalla porta a vigilare sul buon andamento delle cose.
Molti di loro, come potete constatare, sono tuttora fuori a lavorare.
- Vorrei ringraziare
questi colleghi portando una volta all’interno di questa sala almeno i
loro nomi, che cito.
- Inizio con
Gianfranco Cecinati, il responsabile dell’insieme dell’organizzazione,
la moglie Elena Ciriello, Paola D’Amore, che dedica volontariamente nel
suo ruolo di infermiera in pensione, buona parte del suo tempo libero alla
nostra segreteria di Firenze.
- A seguire, i
gruppi che hanno lavorato dentro e fuori la sala, ma anche all’Aniartipoint,
allo stand del Centro di documentazione infermieristica Aniarti e del Centro
di interscambio professionale Aniarti. I loro nomi: Giovanna De Benedetti,
Nadia Venusti, Graziella De Paoli, Luciana Fontana, Nora Marinelli,
Giuseppina Bruzzone, Giuseppina Contiero, Nadia Nurra, Paolo Romanazzi,
Carlo Raiola, Fabrizio Moggia, Ferruccio Montecchi, Paola Costa, Daniela
Montaruli, Patrizia Siciliano, Pietro Capodiferro, Laura Magagnin, Luca
Peressoni, Marcello Gasti, Gabriella Borriello, Alessandra Vinci, Paola
Marchino, Luciana Germanis-Cunja, Rita Gatti, Alba Biglieri, Stefano
Sebastiani, Marco Zerbinati, Marco Ciantini, Massimo Moriani, Francesco
Motta, Giovanna Cinque, Andrea Carisi, Giovanni Laganà, Antonella Parpaiola,
Andrea Mezzetti, Carlo Cartabia, Olivo Calliari. E alcuni altri che ho
sicuramente dimenticato e me ne scuso.
- Ringrazio i
componenti della segreteria scientifica con cui ho imparato ancora molte
cose in quest’occasione, Annalisa Silvestro in modo particolare, con
Monica Casati e Paola Di Giulio.
- Ringrazio
l’ospitalità del Palazzo dei Congressi di Genova e le aziende espositrici
che ci hanno aiutato a realizzare questo convegno.
- Ringrazio i
relatori presenti adesso al tavolo, che eleggiamo simbolicamente a
rappresentanti di tutti i relatori che si sono succeduti negli interventi.
Nei loro volti vogliamo vedere rappresentati tutti gli infermieri che si
impegnano a comunicare quello che la professione produce in termini
sistematici e che spingono in avanti le nostre competenze e la qualità
dell’assistenza. Una funzione che diventa sempre più importante, anche
per confrontarci con le altre professioni. In questo senso l’Aniarti ha già
fatto una scelta impegnativa in questa direzione ad iniziare
dall’immediato futuro. Questo anche ci aiuterà a fare dei salti di qualità
determinanti.
-
- Arrivederci al
congresso del prossimo anno a Rimini, anche per celebrare i primi 20 anni di
vita dell’Aniarti!
- Buon
ritorno a casa ed auguri per un buon anno di lavoro.
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