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Congresso Nazionale Aniarti 2000

Funzioni e rsponsabilita' infermieristiche

Genova (GE), 15 Novembre - November 2000 / 17 Novembre - November 2000

» Indice degli atti del programma

SESSIONE SPECIALE : Società scientifica: significato, percorsi e ricadute sulla realtà infermieristica associativa e nazionale Elio Drigo Monica Casati Cesare Cislaghi Fabio Focarile

17 Novembre - November 2000: 14:00 / 16:30

Ringrazio per l’invito l’Aniarti nelle persone della Sig.a Casati e del Sig. Drigo, invito di cui mi sento onorato.
La preparazione della mia partecipazione a questo convegno è stata l’occasione per approfondire la mia conoscenza della professione infermieristica oltrechè della attività specifica dell’aniarti che testimonia impegno, tenacia (siete al vostro 19° congresso nazionale), attenzione alle innovazioni (come si può dedurre dai temi scelti per questo e per gli altri convegni), capacità di attrarre consenso (come si può dedurre dall’alto numero di partecipanti).
Devo premettere di non essere un esperto del tema delle società scientifiche e spero quindi mi perdonerete alcune semplificazioni.
Da diversi anni il mio impegno è dedicato, nell’ambito di aziende od enti con finalità sanitarie, alla gestione di iniziative che hanno lo scopo di aumentare il valore prodotto dal sistema sanitario per i cittadini.
Sono quindi interessato agli aspetti applicativi delle conoscenze ed al loro possibile impatto in termini di salute piuttosto che allo sviluppo ed alla diffusione delle conoscenze.
Venendo al tema del rapporto tra Società Scientifiche e qualità, intendo impostarlo considerando le Società Scientifiche come risorse per il miglioramento della qualità.
Risorse che vanno riferite al sistema paese o al sistema Europa.
In questo caso l’efficacia di tale risorse si misura come quota di contribuzione all’incremento di efficacia complessiva del sistema sanitario.
Mi riferisco cioè, come esempio, alla riduzione delle morti evitabili, alla riduzione dei costi sanitari inappropriati, dei costi sociali per le malattie, all’incremento di benessere ed opportunità per le persone.
L’efficacia delle Società scientifiche è il contributo marginale alle variazioni di efficacia rispetto a questo tipo di obiettivi.
Un altra misura di efficacia può essere il contributo all’efficacia di paesi emergenti, europei ed extra europei, attraverso la messa a disposizione di conoscenze, metodologie e know-how tecnico ed organizzativo
Definiti in termini di costrutto i nostri misuratori di efficacia delle Società Scientifiche, nei confronti della qualità dell’assistenza sanitaria, vediamo quali sono le possibili relazioni ed alcune considerazioni in termini di proposte.
Le Società Scientifiche giocano un ruolo chiave nella diffusione e nella promozione della applicazione delle conoscenze alle attività finalizzate al miglioramento della salute. Hanno inoltre anche un ruolo diretto nel promuovere lo sviluppo stesso delle conoscenze.
Va evidenziato che questi ruoli si sovrappongono in parte a quelli di altre istituzioni. Su questo tornerò poi.
Quali sono i fattori critici e le opportunità presenti nella situazione attuale e nel prossimo futuro rispetto a questi ruoli? Il contesto attuale è caratterizzato da un veloce sviluppo di nuove conoscenze e vi è l’esigenza di selezionarle ed applicarle il più velocemente possibile per trarne il massimo vantaggio a favore degli utenti, prima che esse diventino obsolete o addirittura superate.
Siamo tutti consapevoli del notevole gap tra conoscenze sull’efficacia e inefficacia delle tecnologie sanitarie e la loro applicazione e di quali opportunità vi siano di produrre valore, in termini di salute ed economici, colmando questo gap.
In ciò sta uno dei ruoli delle società scientifiche.
Si tratta quindi di contribuire a:
 
- aumentare la velocità di diffusione delle conoscenze;
- favorire la capacità di acquisizione delle conoscenze da parte dei professionisti e dei sistemi
 sanitari (aziende, regioni, nazioni)
- sviluppare la capacità di applicazione e di utilizzo.
 
In che direzione, rispetto a questi obiettivi, si stanno muovendo le società scientifiche ed in particolare la federazione Italiana Società Mediche (FISM) che ho preso come paradigma che consentisse una rappresentazione complessiva del fenomeno?
Le iniziative attuali di numerose società scientifiche sono costituite da:
 
- Promozione e realizzazione di linee-guida; iniziative di accreditamento (questa attività sta avendo un percorso molto tortuoso in Italia, per la frequente confusione tra le funzioni di accreditamento istituzionale ed all’eccellenza, per la sua sostituzione con la certificazione ecc.);
- promozione e realizzazione di iniziative di aggiornamento (convegni ed altro, di particolare interesse il ruolo delle società scientifiche nella formazione manageriale diffusa);
- promozione del dibattito e di iniziative specifiche su aspetti etici e deontologici.
Ritengo l’impegno delle società scientifiche in queste attività assolutamente importante ed in grado di produrre cambiamento, tanto che ciò ha sollevato, come sappiamo dalla vicenda della FNOMCEO, forti resistenze.
Spero che altre professioni sanitarie siano in grado di accettare fino in fondo il principio della relazione etica tra conoscenze e decisioni in campo sanitario.
Non entro ulteriormente nel merito di come FISM e società scientifiche gestiscano le attività sopra citate, poichè altri, anche a questo tavolo, conoscono più approfonditamente questi aspetti.
Vorrei piuttosto dare un contributo analizzando tre aspetti innovativi che caratterizzano questo momento dell’evoluzione sociale e la loro relazione con la qualità.
Il primo riguarda la Information Techonology (IT), l’altro le caratteristiche dell’organizzazione del lavoro alle soglie del terzo millennio ed infine l’orientamento per patologie.
L’utilizzo della IT è diventato un elemento chiave per facilitare la diffusione di informazioni mentre la consapevolezza dei cambiamenti dell’organizzazione del lavoro avviati o resi necessari da cambiamenti strutturali ha a che fare con la capacità di applicazione delle conoscenze.
Da una ricerca sommaria su internet si può rilevare che quasi tutte le società s. hanno un sito, che in questo sito sono spesso abbastanza documentate le attività sopra citate (produzione di linee-guida, accreditamento, convegni, altre attività di aggiornamento).
Questo è a mio parere un fatto molto positivo, che potrà essere ulteriormente migliorato sviluppando le fasi successive di evoluzione di un e-government o di sviluppo della qualità del settore sanitario basato sull’utilizzo della IT:
- incrementare le possibilità (per tipo e qualità) di interazione tra il sito ed i soggetti
- interrelazione tra siti e multifunzionalità
- collegamento a portali aziendali o di singoli professionisti
 
Il secondo aspetto riguarda la evoluzione dell’organizzazione del lavoro: incremento della professionalità, specializzazione dell’attività di reparti o intere aziende, precisazione dei ruoli dei nodi delle reti territoriali di servizi.
Ciò porta:
- allo sviluppo di comunità di professionisti aziendali ma anche in comunità virtuali
- all’esigenza di modificare i percorsi di sviluppo professionale che tengono conto anche delle 
 integrazioni tra competenze tecniche e gestionali
- all’esigenza di politiche di formazione e di aggiornamento che siano sempre più orientate alla capacità di applicare le conoscenze
- all’esigenza di incrementare la comunicazione tra operatori per mantenere
 omogeneità tecnica e di principi deontologici in un contesto di conoscenze in
 rapida evoluzione
- all’esigenza di facilitare l’incontro tra le potenzialità degli operatori e le esigenze
 delle aziende e dei sistemi sanitari
Un altro aspetto innovativo riguarda il progressivo orientamento dell’attività sanitaria verso processi di assistenza integrati di assistenza alle singole patologie superando la separazione tra singoli livelli di assistenza, ciò porta:
- a rendere necessario il colloquio tra professionisti diversi con conseguenti difficoltà di linguaggio e di comunicazione, rischio di sovrapposizione di attività e di ruoli e di conseguenti conflitti interprofessionali (necessario quindi sviluppare la capacità di lavorare in squadra)
- a rendere necessaria la condivisione di conoscenze orientate al miglioramento della qualità per patologie specifiche realizzato con il contributo di più professionalità. in questo senso potrà essere utile anche l’integrazione tra iniziative e progetti di più società scientifiche rispetto a singole patologie
- a stimolare l’attenzione verso valutazioni di risultati riferiti alla patologia, in ultima analisi al paziente piuttosto che riferiti alla singola professionalità o al singolo livello di assistenza. In questo senso l’utilizzo di indicatori condivisi potrà giocare un ruolo rilevante.
La considerazione di questi aspetti da parte delle società scientifiche offre opportunità per realizzare salti di valore dei sistemi sanitari ai quali dovremo sempre più abituarci per il futuro.
E’ evidente che il ruolo delle Società scientifiche non vada giocato in solitario ma in una crescente interdipendenza tra enti, istituzioni, associazioni, aziende e professionisti.
Ciò come sappiamo pone a volte problemi complessi che riducono l’efficacia sanitaria del nostro sistema paese. E’ responsabilità di tutti contribuire alla prevenzione ed alla soluzione di tali difficoltà ed in questo anche l’atteggiamento responsabile e la trasparenza del ruolo da parte delle società scientifiche può giovare molto.
Ringrazio tutti per l’attenzione ed ancora l’ANIARTI per l’invito.
Mi auguro di aver dato, almeno un piccolo contributo al miglioramento dei risultati del vostro lavoro.

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