INDICATORI DI QUALITÀ
ED ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN AREA CRITICA: UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA
Enrico Lumini, Stefano Bambi, Giovanni Becattini, Marco
Ruggeri
Premesse: nell’ultimo decennio si è molto
investito nel sistema qualità in ambito sanitario ed in letteratura sono
comparse diverse proposte di misura della performance infermieristica ed è
necessario avere uno sguardo di insieme per valutarne attendibilità,
affidabilità, applicabilità.
Scopi: L’obiettivo dello studio è quello di comparare i sistemi di indicatori
di qualità dell’assistenza infermieristica nell’ambito dell’area critica.
Materiali e metodi: Sono state ricercate le banche
dati Medline, CINAHL ed Embase incrocianto i seguenti termini:
1) indicator
or standard or outcome,
2) nursing
or care,
3) intensive
or critical,
4) quality
or performance.
I risultati sono stati filtrati per la lingua inglese ed
italiana. I criteri di inclusione sono stati la pertinenza con l’assistenza
infermieristica mentre sono state escluse le pubblicazioni ridondanti, i
programmi di miglioramento della qualità accademici o generici o gli
editoriali. Il controllo delle citazioni bibliografiche è stato utilizzato per
aumentare la sensibilità della ricerca.
Risultati e
conclusioni: Sono
state recuperate 226 citazioni che con l’applicazione dei criteri di inclusione
ed esclusione si sono ridotte a 34 che, dopo ulteriore valutazione
quali-quantitativa, si sono ridotte a 13 pubblicazioni principali. Dall’analisi
è risultato che molti sistemi di misura della qualità dell’assistenza
infermieristica hanno indicatori in comune e che pochi sono specifici dell’area
critica se si escludono quelli sviluppati per particolari quadri patologici.
Molti sistemi nascono da un processo rigoroso di analisi della letteratura ma
nessuno è stato poi validato nel suo complesso. Nonostante vi siano scarse
prove dell’attendibilità e affidabilità dei sistemi di misura della performance
infermieristica è interessante notare che ad indicatori robusti e più o meno
misurati nella pratica clinica come i tassi di infezioni, le estubazioni non
pianificate o la mortalità se ne affiancano altri come la percezione del clima
lavorativo, la comunicazione e lo skill mix della forza lavoro infermieristica
che propongono interessanti riflessioni per l’applicazione anche nel contesto
italiano.
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