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28° Congresso Nazionale

Infermieri e la questione del limite

Bologna (BO), 25 Novembre - November 2009 / 27 Novembre - November 2009

» Indice degli atti del programma

Sempre l'impegno terapeutico corrisponde al bene del paziente? Paola Paganelli, Bologna

26 Novembre - November 2009: 11:05 / 11:07

SEMPRE L’IMPEGNO TERAPEUTICO CORRISPONDE AL BENE DEL PAZIENTE?

Paola Paganelli, Lucia Buzzi, Luana Gattafoni

Rianimazione Cardiochirurgica, Az. Osp. Policlinico Universitario S.Orsola-Malpighi, Bologna paola.p67@virgilio.it

 

Una buona percentuale dei decessi avviene in terapia intensiva e in rianimazioni, a seguito di terapie inutili e spropositate. Il principio di proporzionalità delle cure dovrebbe permettere di distinguere il limite fra una doverosa insistenza terapeutica e una dannosa e inutile ostinazione. Il rifiuto dell’accanimento terapeutico non significa abbandono del malato terminale o comatoso ma un rifiuto a prolungare con mezzi sproporzionati l’agonia, a tormentare il paziente con strumentazioni che non coincidono significativamente su un suo accettabile e minimale benessere, a praticare terapie con poche probabilità di successo. Nel Codice deontologico dell'infermiere si dice chiaramente no all'eutanasia art. 38: "l'infermiere non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall'assistito"), ma arriva anche uno stop all'accanimento terapeutico art. 36: "L'infermiere tutela la volontà dell'assistito di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità della vita").

Comparando 2 casi, uno il cui esito è risultato positivo e l’altro negativo, si capisce quanto sia sottile il confine tra accanimento terapeutico con effetti benefici e quando con conseguenze negative; e solo attraverso il dialogo fra professionisti, la crescita formativa, la ridefinizione del ruolo professionale e la trasparente assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini e degli assistiti, si può arrivare alla scelta migliore, poiché l’essere umano è unico.

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