PROTOCOLLO PER
Donatella Zola, Gina
Ancora, Costanza Corazzari, Gianna Rossi, Giacomo Faldella
U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale Ospedale
S.Orsola Malpigli, Bologna
La necessità di creare una linea guida che sia condivisa da
tutti i membri dell'equipe nasce dai dubbi, dalle perplessità e dalle domande
che ci vengono poste verbalmente e non dai genitori e dai familiari dei piccoli
che “cerchiamo” di accompagnare alla morte.
Fase critica |
In fase di decesso |
Neonato |
Operatori |
Terapia analgesica |
Prima del decesso |
Operatori/genitori |
A decesso avvenuto |
Colloquio |
Comunicazione decesso |
Chi, Sede,Tempi |
Chi, Dove, Tempi |
Contenuti |
Contenuti |
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Composizione salma |
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Ulteriori proposte |
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Quando i genitori lasciano il bambino morto |
.
Il protocollo che presentiamo prevede indicazioni per la
fase critica e per la fase del decesso. Nella fase critica ci si occupa della
terapia analgesica del neonato tramite somministrazione di Fentanile o Morfina
in boli o infusione continua.
Fondamentale è la gestione del colloquio con i genitori. Gli
attori sono i genitori, il medico che ha in cura il bambino, l’infermiere o
possibilmente lo psicologo.
Il colloquio in sé si può dividere in 5 fasi:
l fase informativa
l fase di ascolto
l fase di contenimento delle angosce
l proposte
l conclusione
Al
termine del colloquio nel pieno rispetto dei tempi dei genitori si procede ad
accompagnarli dal figlio.
Importante
per la conseguente elaborazione del lutto che la madre possa prendere in
braccio il proprio bambino.
Le indicazioni in caso di decesso prevedono due momenti, uno
precedente il decesso ed uno successivo.
A decesso avvenuto si ha l'importante e delicato compito
della comunicazione.
Si deve poi provvedere affinché vengano accolti i desideri
dei famigliari di carattere religioso, culturale e sociale. Quando i genitori
lasciano il figlio dobbiamo accertarci
di avergli fornito tutte le informazioni riguardanti le cause del decesso ed
eventuale esame autoptico, iter post-mortem, la soppressione dell'allattamento
e incontri con lo psicologo. Fondamentale per la realizzazione del processo
empatia da parte di tutto il team.