UNDERSTAFFING
ED EVENTI AVVERSI IN TERAPIA INTENSIVA: STUDIO PILOTA RETROSPETTIVO
Massimo Noacco*, Alvisa
Palese**
*Master in Coordinamento, Clinica di Anestesia e Terapia
Intensiva, Azienda Ospedaliera SMM Udine
**Professore Associato in Scienze
Infermieristiche, Università degli Studi
di Udine
Backgound. La disponibilità di informazioni relative agli nursing outcomes (esiti delle attività
assistenziali dell’équipe infermieristica), sistematicamente documentate,
rappresenta uno dei più importanti fattori di sviluppo dell’attività di ricerca
orientata alla dimostrazione dell’efficacia e della qualità dell’assistenza
infermieristica.
Obiettivo. Valutare se esiste una associazione statisticamente
significativa tra la comparsa di eventi
avversi nei malati ricoverati in Terapia
Intensiva e una condizione di understaffing del personale infermieristico.
Metodo. E’ stato
realizzato uno studio retrospettivo presso
Risultati. Complessivamente il rischio di sviluppare
l’evento avverso nelle situazioni di understaffing è
superiore a quanto accade nelle situazioni in cui gli infermieri gestiscono
meno di 1.5 pazienti ciascuno (OR 3.370, IC 95% 1.64-6.79). Osservando invece
la relazione che intercorre tra eventi avversi e durata dell’understaffing all’ aumentare di quest’ultimo aumenta il numero di eventi avversi (r 0.373; p 0.01).
Conclusioni. Per un’assistenza infermieristica efficace, qualificata
e personalizzata che si basa sulla stima e sulla verifica sistematica della
complessità assistenziale, è indispensabile definire quanti pazienti
ciascun infermiere può gestire, fissando
anche standard diversi se riteniamo che questi non siano sostenibili dal
contesto in studio.
Solo la conoscenza dei fenomeni – anche avversi - che
vengono generati nell’attività quotidiana dei reparti può stimolare ipotesi
verificabili sul contributo del nursing efficace. Nel portfolio delle
competenze dell’Infermiere di ICU, è richiesta anche la capacità di riconoscere
e monitorare le situazioni. Misurare i problemi attuali e/o di rischio permette
al gruppo di lavoro di riconoscere quali trattamenti sono in grado di ridurre
la comparsa di errori o eventi avversi. Tuttavia, la quantità di personale
presente e’ il fattore determinante la possibilità di esprimere tali abilità
per tutti i pazienti assistiti.
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