ASSISTENZA AL PAZIENTE NEUROCHIRURGICO DURANTE IL
MONITORAGGIO NEUROFISIOLOGICO IN
CONTINUO
Monica Taffarello,
Vincenzo Barra, Terapia
Intensiva Neurochirurgia, Azienda UlSS 9 Treviso
m.taffarello@alice.it
vbarra@ulss.tv.it
Scopo:Pianificare l’assistenza infermieristica al fine di ottimizzare la qualità del
monitoraggio neurofisiologico (Potenziali Evocati Somatosensoriali
PESS+EEG in continuo) nei pazienti in
coma post-traumatico e ipossi- ischemico.
Metodi : Studio prospettico su 40 pazienti con SHI (Severe Head Injury) in fase
acuta con un GCS < 8 di età compresa
tra i 15 e i 75 anni. Il monitoraggio viene posizionato dal medico utilizzando
il sistema 10-20 internazionale dell’EEG, mediante agoelettrodi infissi nel
cuoio capelluto previa disinfezione e medicazione sterile a piatto con Tegaderm®. Gli agoelettrodi sono collegati ad una testina di monitoraggio dietro al
paziente collegata via rete. Lo stimolo elettrico del nervo mediano viene
rilevato in corteccia somato-sensitiva mediante tecniche di averaging. L’infermiere utilizza particolari attenzioni durante gli
interventi assistenziali che potrebbero alterare e/o migliorare l’affidabilità
del dato: nursing, ispezione della medicazione (evitare decubiti ed infezione) mantenimento
degli elettrodi in situ per più giorni, variazione dei parametri vitali in
relazione alla stimolazione, trasporto del paziente in neuroradiologia (collegare e scollegare il monitoraggio).
Risultati: L’assistenza infermieristica finalizzata al mantenimento del
neuro monitoraggio, ha contribuito nel 100% dei casi al miglioramento del segnale, riducendo gli artefatti e
consentendo una maggior durata del monitoraggio in sede (7+5 giorni). Non
sono state riscontrate infezioni locali e/o decubiti legati al posizionamento degli agoelettrodi..
Nel 20% dei casi è stato segnalato un
aumento della pressione arteriosa in relazione alla stimolazione elettrica che ha richiesto un intervento del
personale infermieristico.
Conclusioni: La collaborazione infermieristica al mantenimento dei
PESS+EEG in continuo permette di
ottenere una migliore qualità dei parametri neurofisiologici utili al
trattamento del paziente.
Bosco E, Zanatta P et all. Potenziali evocati
somatosensoriali seriali nel trauma cranico severo: un monitor della funzione
cerebrale. Acta Anaesth. Italica 59,152-173, 2008