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28° Congresso Nazionale

Infermieri e la questione del limite

Bologna (BO), 25 Novembre - November 2009 / 27 Novembre - November 2009

» Indice degli atti del programma

Assistenza al paziente neurochirurgico durante il monitoraggio neurofisiologico in continuo Monica Taffarello, Treviso

26 Novembre - November 2009: 16:13 / 16:14

ASSISTENZA AL PAZIENTE NEUROCHIRURGICO DURANTE IL MONITORAGGIO NEUROFISIOLOGICO IN CONTINUO

Monica Taffarello, Vincenzo Barra, Terapia Intensiva Neurochirurgia, Azienda UlSS 9 Treviso 

m.taffarello@alice.it  vbarra@ulss.tv.it

 

Scopo:Pianificare l’assistenza infermieristica al fine di ottimizzare la qualità del monitoraggio neurofisiologico (Potenziali Evocati Somatosensoriali PESS+EEG in continuo) nei pazienti in coma post-traumatico e ipossi- ischemico.

Metodi : Studio prospettico su 40 pazienti con SHI (Severe Head Injury) in fase acuta con un GCS < 8 di età compresa tra i 15 e i 75 anni. Il monitoraggio viene posizionato dal medico utilizzando il sistema 10-20 internazionale dell’EEG, mediante agoelettrodi infissi nel cuoio capelluto previa disinfezione e medicazione sterile a piatto con Tegaderm®. Gli agoelettrodi sono collegati ad una testina di monitoraggio dietro al paziente collegata via rete. Lo stimolo elettrico del nervo mediano viene rilevato in corteccia somato-sensitiva mediante tecniche di averaging. L’infermiere utilizza particolari attenzioni durante gli interventi assistenziali che potrebbero alterare e/o migliorare l’affidabilità del dato: nursing, ispezione della medicazione (evitare decubiti ed infezione) mantenimento degli elettrodi in situ per più giorni, variazione dei parametri vitali in relazione alla stimolazione, trasporto del paziente in neuroradiologia (collegare e scollegare il monitoraggio).

Risultati: L’assistenza infermieristica finalizzata al mantenimento del neuro monitoraggio, ha contribuito nel 100% dei casi al miglioramento del segnale, riducendo gli artefatti e consentendo una maggior durata del monitoraggio in sede (7+5 giorni). Non sono state riscontrate infezioni locali e/o decubiti legati al posizionamento degli agoelettrodi.. Nel 20% dei casi è stato segnalato un aumento della pressione arteriosa in relazione alla stimolazione elettrica che ha richiesto un intervento del personale infermieristico.

Conclusioni: La collaborazione infermieristica al mantenimento dei PESS+EEG in continuo permette di ottenere una migliore qualità dei parametri neurofisiologici utili al trattamento del paziente.

 

Bosco E, Zanatta P et all. Potenziali evocati somatosensoriali seriali nel trauma cranico severo: un monitor della funzione cerebrale. Acta Anaesth. Italica 59,152-173, 2008

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