PERCEZIONE DELLA
TERMINALITA’ DA PARTE DEGLI INFERMIERI NELL’ULSS N.1 DI BELLUNO
Alessandra Turrin*, Marilisa Corso**
* Terapia Intensiva, ULSS 1 Belluno, ** UTIC, ULSS 2 Feltre
(BL)
alessandra.turrin@katamail.com
Premessa: Nella pratica comune quando si parla di malato terminale, si pensa al
malato oncologico.. Inoltre gli operatori sanitari sono di fronte ad
un’antitesi: curare il malato dove cura è sinonimo di guarigione ed affrontare
il concetto di morire.
Scopo: Descrivere come gli infermieri percepiscano
il concetto di terminalità, accertino, pianifichino e valutino interventi
infermieristici connessi con la sua gestione.
Materiali e Metodi: Studio descrittivo condotto
mediante la somministrazione di questionario anonimo contenente 25 domande, in
Unità Operative selezionate per alto numero di decessi e più di 5 consulenze annue richieste a
specialisti per la gestione della terminalità.
Risultati: Il 100% degli infermieri rispondenti
non conosce l’esistenza del Comitato Etico Aziendale e in nessuna delle U.O.
esiste una linea guida per la gestione della terminalità. Le decisioni sono
condivise dall’intero staff sebbene il 69% riferisce di essersi trovato in
disaccordo con le scelte mediche. Il 100% ritiene la famiglia fondamentale
nella presa delle decisioni e nella pianificazione di interventi. L’82% ritiene
che l’organizzazione e la gestione attuale del paziente non sia adeguata. Il
93% ritiene che la pianificazione dei bisogni debba necessariamente comprendere
i familiari.
Nella pianificazione il 58% ritiene di mettere in atto interventi corretti per
la gestione di un soggetto terminale, il 29% attua interventi come se il malato
fosse critico, il 13% lo considera un paziente normale.
L’accertamento dei bisogni del paziente è reso difficoltoso nell’attuale
cartella infermieristica, manca un riferimento al bisogno spirituale.
Il 74% non è a conoscenza dei principali temi di discussione in materia etica
nonostante il 91% affermi di lavorare tenendo conto dei valori e della dignità
del paziente.
Conclusioni: Lo studio evidenzia la mancanza di
conoscenza del Comitato Etico Aziendale, della necessità di inserire linea
guida per la gestione del processo assistenziale e di migliorare la formazione
del personale.
Viafora C, Zanotti R , Furlan E. L’etica della cura, tra
sentimenti e ragioni. Franco Angeli Editore, Milano 2007
AAVV. Le cure di fine vita e l’ Anestesista Rianimatore.
Raccomandazioni SIAARTI per l’ approccio al malato morente. Minerva
Anestesiologica 2006
Mazzon D, Orsi C. La natura delle Terapie Intensive e le
nuove modalità del morire. Minerva Anestesiologica 2003 69: 647 - 651