Atti dei congressi nazionali

1998

Sessione 1 - dibattito 4
Prima domanda
Nome e Cognome: Bona
Professione:
Provenienza: T.I. provincia di Venezia 
Questo lavoro è stato presentato ad un congresso medico?
A quale santuario vi siete rivolti?
Risposta : A. Lucchini  
E' già stato presentato ad un congresso medico,in fase preliminare.
Per quanto riguarda il santuario, ti posso dire che
è stato molto difficile, ,però l'avere avuto la fortuna di lavorare in una equipe che ha capito l'importanza del lavorare in squadra e l'avere accettato di partecipare a questo studio a livello europeo, deve fare riflettere un po' tutti gli operatori sanitari.
La soluzione vincente nella gestione delle terapie intensive è l'ottimizzazione delle risorse umane, anche perché a livello di supporto tecnologico il grande passo in avanti è già stato fatto negli ultimi anni.
Risposta : G. Redaelli
Questa mattina si è parlato di evidenza scientifica, possiamo quindi affermare tranquillamente che se da questo studio interdisciplinare ,ad esempio, si dovesse evincere che con la gestione per equipe,con l'ottimizzazione e con le prestazioni effettuate in modo sinergico da tutta l'equipe, si riduce la mortalità dei pazienti, è ovvio che il risultato potrà essere letto come un riferimento scientifico da applicare nei servizi.
E' come avere un antibiotico di elevata validità, scientificamente dimostrato e non volerlo utilizzare perché mi sta antipatico chi me lo fornisce o perché non mi piace il colore della confezione.
 
Seconda domanda 
Nome e Cognome Scotto Vincenzo
Professione:
Provenienza : Savona
Non riesco a capire cosa collega la mortalità con la conflittualità tra le varie equipe e l'autonomia intesa come l'agire nell'ambito di un protocollo concordato.

Risposta : A. Lucchini
Vedi, tu parli di due equipe differenti.
Io non la vedo così.
Noi lavoriamo assieme, siamo espressione di un'unica squadra.
L'esempio del farmaco e/o di una segnalazione di un parametro o trend al medico,se concordato nell'ambito di un protocollo, nell'ambito di una prestazione da effettuare, non sminuisce affatto il mio lavoro e non va a toccare la mia autonomia.
Io non voglio fare il medico, però posso trovare un punto di incontro in cui le mie conoscenze,le mie capacità di giudizio si miscelano alla perfezione con quelle del medico.
Al contrario la segnalazione di un parametro che è fuori range ( magari range stabilito dal
medico ) diventa un mero riportare di un dato sul quale la mia professionalità non potrà
mai essere espressa e dove non ci sarà mai autonomia.
 
Risposta: G. Redaelli
Penso che la buona gestione del personale sanitario è la scommessa su cui tutti dobbiamo giocare, il lavoro d'equipe sarà fondamentale per l'efficienza ed efficacia delle prestazioni.
Il Mansionario è ormai superato nelle T.I., anche da molto tempo, quindi mettiamoci assieme e concordiamo al meglio tutto quanto può migliorare la vita dal malato.

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10/03/2001