|
- Il
Triage è un fattore che favorisce il Burnout?
-
- IP
Zerbinati Marco
- Servizio
Rianimazione e T.I. «William Osler» Ospedale «G. Salvini» Garbagnate
Milano
- Prima
di rispondere a questo quesito, che per alcuni versi sembrerebbe scontato è
importante fare alcuni cenni sulla definizione di Burnout.
- Una
difficoltà che accompagna tutta la storia del Burnout nonostante l'aumento
delle conoscenze, dagli anni settanta ad oggi, riguarda l'impossibilità di
darne una definizione unica, a causa della complessità e della vastità del
fenomeno da una parte, e dall'estrema eterogeneità delle variabili che la
compongono dall'altra.
- Nonostante
questo una definizione data da Perlman e Hartman nel 1982 , si può ritenere
essere il migliore compromesso tra completezza e funzionalità. La stessa
considera il Burnout come:
- Risposta
dell'individuo ad uno stress emotivo cronico con tre elementi:
- -
Esaurimento emotivo e fisico
- -
Diminuita produttività sul lavoro
- -
Depersonalizzazione
- Lo
stress, presente in tutte le professioni, è riconosciuto come uno «
squilibrio tra risorse individuali disponibili e richieste ambientali» (Santinello,
1991). In condizioni normali l'equilibrio tra queste due forze, oscilla
continuamente. Quando le richieste sono costantemente superiori alle
risorse, la persona quindi mette in atto a livello conscio ed inconscio dei
meccanismi finalizzati, non più a ristabilire la normalità, ma
all'adattamento della nuova situazione.
-
- I
fattori che concorrono all'insorgenza di Burnout
-
- Il
burnout può essere provocato da fattori interni, esterni e misti.
- I
fattori interni comprendono la personalità e la motivazione (Strologo,
1994).Il Burnout può insorgere in tutti, ma è più frequente in chi ha una
bassa stima di sé e nei casi in cui la situazione di lavoro viene
idealizzata e ci si scontra con la realtà. Questo vale anche quando si fa
riferimento a schemi formativi rigidi, che non sempre consentono sufficiente
flessibilità.
- I
fattori esterni comprendono tutti quei fattori dipendenti non dall'individuo
ma dall'ambiente in cui è inserito. Fanno parte di questo raggruppamento le
caratteristiche strutturali ed organizzative del PS quali l'organizzazione
del lavoro: distribuzione temporale, la pianificazione delle attività,
parcellizzazione del lavoro, l'aggiornamento (Del Rio, 1990)
-
L'organizzazione del lavoro e dell'assistenza risulta avere un
aspetto fondamentale, in quanto attività molto rigide e parcellizzate
svolte dagli stessi operatori per lunghi periodi, oppure attività
ripetitive, monotone e poco creative impediscono all'infermiere di avere una
visione globale del suo operato. Tutto può generare inevitabilmente stress,
perdita d'interesse, insoddisfazione lavorativa, fino al Burnout.
- Rientrano
in quest'ultimo gruppo tutti i fattori derivanti dall'interazione tra
fattori interni e quelli esterni quali la relazione col paziente ed i
rapporti con l’équipe
- Il
rapporto interpersonale con l'utenza, è il fattore più rilevante nella
comparsa di Burnout: spesso gli utenti si presentano in condizioni molto
critiche , o con bisogni complessi e mettono l'operatore in condizione
d'impotenza che si percepisce in misura tanto maggiore quanto maggiore è il
senso di dolore, ineluttabilità o la richiesta d'aiuto che viene dall'altra
parte. Spesso gli operatori si trovano a vivere sulla propria pelle, tanto
quanto i pazienti, i disagi ed i problemi organizzativi, che impediscono di
dare risposte subito, o nel modo voluto.
-
-
- La
valutazione del Burnout in Pronto Soccorso
-
- 1.
L'esperienza svolta nel Servizio di Pronto Soccorso dell'Ospedale di Sassari
(Ruiu et al, 1995). Sono stati studiati 40 sanitari (10 medici e 30
infermieri), di età compresa tra i23 ed i 54 anni ( età media 36 + 6,5
anni). L'età di servizio andava da 1 a 27 anni (media 8,3+ 7,1 anni). A
tutti i sanitari , in condizioni di tranquillità è stato sottoposto il
MMPI ( Minnesota Multiphasic Personality ). Il MMPI è un test di personalità
formato da tredici scale. Ogni scala è composta da numerosi items, in tutto
357. Tre scale sono dette di validità e dieci sono scale cliniche. Il test
è dotato di un alto grado di attendibilità dovuto al fatto che è tarato
rispetto alla popolazione normale ed ha un alto grado di validità nella
determinazione , in termini quantitativi, delle aree esaminate.
- I
risultati mettono in evidenza un punteggio superiore a quello di una
popolazione normale, con la presenza di:
- Riduzione
sensazione di piacere
- Perdita
di interessi
- Apatia
- Diminuita
capacità lavorativa
- Sfiducia
in se stessi
- Angoscia
-
- Si
nota inoltre che in alcune scale vi è la presenza di un numero più elevato
di soggetti con punteggi superiori ai limiti ed in particolare queste si
riferiscono a tratti di personalità correlati con situazioni psico sociali
stressanti.
-
- 2) L'indagine
svolta presso il servizio di Emergenza territoriale 118, a medici a
infermieri e volontari dell'emergenza (Torino e provincia di Cuneo,
Thedy 1995) mette in risalto un evidente rischio di Burnout, variabile nelle
diverse realtà ( DEA, CO, PS ).
- E'
stato usato il Maslach Burnout Inventory ( MBI ).
- Dai
dati dei 90 soggetti presi in esame ( non è specificata la proporzione di
medici ed infermieri) emerge un notevole esaurimento emotivo con un rischio
di depersonalizzazione maggiore tra gli infermieri di area critica ( DEA ,
PS ) Chi lavora in ambito di emergenza è infatti sottoposto a frequenti
stimoli stressanti.
- L'importante
stato di stress è legato alla fatica fisica, alla gravità delle scelte,
alla valutazione di una realtà acutamente dolorosa ed al rischio di morte.
-
- 3)
Lavoro svolto nel reparto di Rianimazione e terapia post-intensiva e nel
reparto di Pronto Soccorso e Medicina D'urgenza dell'Ospedale di Bologna (Mucciarelli
e Pezzi, 1997). Viene analizzato il livello di stress nei due diversi
ambienti.
- Sono
stati utilizzati 5 quesiti del test di Rosenzweig, che analizza il senso di
frustrazione e le reazioni alla frustrazione; una domanda del test di Catell,
che analizza la personalità, ed una domanda delle matrici di Raven, che
analizza la capacità dell'individuo di presa di decisioni e ragionamento.
Il campione preso in esame è composto da 36 soggetti, 10 medici e 26
infermieri. L'età è compresa tra i 24 e i 48 anni .
- I
risultati hanno messo in evidenza come nel reparto di Rianimazione lo stress
è dato dalla sensazione di non poter far nulla, determinato dall'alto tasso
di mortalità e dall'assenza di contatto con i pazienti. Nel Pronto Soccorso
lo stress maggiore è invece determinato dal ritmo frenetico di lavoro, dal
contatto con persone che fanno continue richieste, dalla confusione
dell'andare e venire di pazienti e parenti, dal senso di emergenza.
- Fattori
personali predisponenti al burnout sono risultati l'impazienza, la scarsa
fiducia nelle proprie capacità, la eccessiva riservatezza, l'indifferenza
verso gli altri.
- Fattori
personali negativi sono risultati invece la mancanza di appartenenza al
gruppo e la mancanza di capacità di coesione e la carente fiducia
nell'organizzazione.
-
- La
maggior parte degli operatori di Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza sono
tesi, irritabili, distaccati emotivamente, quasi cinici. Questi
comportamenti potrebbero essere comportamenti protettivi per affrontare lo
stress, o essere il risultato del Burnout.
-
- I
possibili livelli di prevenzione
- A
prescindere dalle definizioni date, emerge che il Burnout o lo stress sono
situazioni molto presenti tra gli operatori di Area Critica. I due possibili
livelli di prevenzione sono quello individuale e quello organizzativo.
-
- Livello
individuale. La
prevenzione del Burnout, parte in prima istanza dall'individuo stesso
attraverso un lavoro introspettivo eseguito su di sé. Solo un'attenta ed
obiettiva autoanalisi sul proprio comportamento nelle situazioni stressanti,
può, far emergere la consapevolezza del proprio livello di Burnout (molti
infatti evitano di pensarci (Del Rio 1990).
- Le
modificazioni comportamentali suggerite in letteratura sono anche di
difficile attuazione:
- *
L'astenersi dall'azione e prendere pause di lavoro per analizzare cosa sta
accadendo (Del Rio 1990)
- L'interessamento
distaccato che è una sorta di equilibrio tra empatia ed immedesimazione
nell'altro e presa di distanza-distacco. Si tratta di un equilibrio
difficile da raggiungere e soprattutto da mantenere. In ambito di Pronto
soccorso , le caratteristiche dell'utenza sono molto particolari, un
efficace interessamento distaccato risulta fondamentale per un risultato
assistenziale di qualità e per una buona prevenzione del Burnout. (Del Rio
1990)
-
- Il livello
organizzativo è di fondamentale importanza in ambito di un Pronto
Soccorso. Infatti l'organizzazione del Triage, delle attività , dell'équipe
costituiscono una fonte importante di stress. Migliorare il clima
organizzativo, significa quindi ridurre notevolmente la quantità di stress
lavorativo totale e, probabilmente, anche il livello di Burnout.
-
- Gli
obiettivi generali pertanto sono i seguenti:
- -
Sviluppo dell'équipe: definizione di programmi ed obiettivi -
consapevolezza di pericolo di Burnout e della possibilità di fronteggiarlo
- -
Miglioramento condizione di lavoro ( ruolo, orari, carichi di lavoro e
sviluppi di carriera
- -
Sviluppo delle conoscenze ( aggiornamento adeguato e continuo (Del Rio 1990)
-
- In
questa fase può essere molto importante la figura del Capo Sala (Carollo
1991) in quanto è la persona che ha la possibilità di avere una visione
globale della sua équipe , conoscendone a fondo ogni singolo componente e
di programmare l'attività infermieristica e gestire la risorsa
infermieristica.
-
- Conclusioni
- L'attuale
situazione sanitaria italiana, orientata progressivamente verso l'aziendalizzazione
e la libera concorrenza, impone inevitabilmente a tutte le strutture
ospedaliere una notevole riduzione dei costi, con la conseguente necessità
di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili.
- Pertanto,
la prevenzione del Burnout infermieristico s'inserisce come un aspetto molto
importante nel più ampio progetto di ottimizzazione delle risorse, con
l'obiettivo di ottenere e mantenere un'alta motivazione, un'alta
soddisfazione lavorativa ed una piena fiducia nell'ente da parte di tutto il
personale infermieristico (Pintus 1996)
- Le
strutture sanitarie caratterizzate da un'importante complessità
assistenziale e dalla presenza di importanti fattori «stressogeni»,
meritano un altrettanto investimento economico e finanziario. Infatti, si
nota come in ambito di Pronto Soccorso vi sia sempre di più la necessità
del sostegno di altri professionisti, con un vero e proprio gruppo di
supporto (social support).
-
-
- Bibliografia
- Anchisi
R, Gambotto Dessy M, Spaziante B. Ingegneria comportamentale e prevenzione
del burnout in Pronto Soccorso e in medicina d'urgenza. Atti Congresso
F.I.M.U.P.S. , Napoli 1994. Pp
283-288
-
- Caplan
G. Support system and community mental health. lectures and concept
development. Behavioral Pub, New York 1974. In
Del Rio G. Stress e lavoro nei servizi. Sintomi, cause e rimedi del burnout,
La Nuova Italia Scientifica, Firenze 1990.
-
- Carollo
O. Management e psico-pedagogia applicata. Nursing 90 1991; 11(16): 10-13.
-
- Del
Rio G. Stress e lavoro nei servizi. Sintomi, cause e rimedi del burnout, La
Nuova Italia Scientifica, Firenze 1990.
-
- Mucciarelli
G, Pezzi S. Personalità , frustrazione e presa di decisioni in situazioni
di emergenza in due reparti ospedalieri, in collaborazione con la protezione
civile, Tesi di Laurea in Psicometria, Università degli studi Bologna, Anno
Accademico 1996-1997.
-
- Pearlman
B, Hartman EA. An integration of burnout into a stress model. In
Del Rio G. Stress e lavoro nei servizi. Sintomi, cause e rimedi del burnout,
La Nuova Italia Scientifica, Firenze 1990.
-
- Pintus
E. La motivazione del personale infermieristico: dalla critica alle
polemiche del personale. Nursing Oggi 1996; 4(4): 35-39.
-
- Ruiu
F, Rassu S, Uras S, Poddighe P, Sechi G. Valutazione mediante il Minnesota
Multiphasic Personality Inventory ( MMPI ) delle condizioni predisponenti
alla sindrome del Burnout nel personale sanitario del Servizio di Pronto
Soccorso e Medicina d'urgenza. Atti II Congresso F.I.M.U.P.S. Napoli 1995,
pp 851-857
-
- Santinello
M. Lo stress: aspetti generali e riflessi relazionali. Atti del X Congresso
nazionale ANIARTI, Rimini Novembre 1991, pp 69-77.
-
- Santoliquido
A, Facchini G (a cura di). Pratica di terapia intensiva. trattamento del
paziente critico. Verduci Editore, 1994,
-
- Strologo
E. ( a cura di ). Burnout e operatori: prendersi cura di chi cura. Ferrari
Editrice, Bergamo, 1994. .
-
- Thedy
G. Emergenza territoriale : stress psicologico e rischio di burnout per gli
operatori, valutazione dei rischi e dei possibili livelli di prevenzione e
di intervento. Atti Congresso F.I.M.U.P.S. , Napoli 1995 pp 25-28.
|
|