Inserita da Amministratore, il 16/07/2009
L’Aniarti
condanna norme che impediscono l’assistenza per la salute, indegne del nostro
paese civile. L’Aniarti
sosterrà chi fosse discriminato per l’inosservanza di norme che contraddicono
l’etica. «Desidero invitare tutti voi a proseguire in
assoluta tranquillità nella vostra opera di garanzia della abituale
assistenza e cura, che il nostro Servizio sanitario regionale ha sempre
assicurato, a favore di tutti gli individui presenti sul territorio toscano,
senza distinzione alcuna, invitando espressamente la popolazione immigrata a
continuare ad avvalersi della assistenza sanitaria fornita dalla Regione
Toscana.» L'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi conclude con queste parole una lettera inviata ai
direttori generali delle Aziende sanitarie, a tutti gli operatori del Servizio
sanitario regionale e agli Ordini professionali del settore sanitario in
relazione all'approvazione del cosiddetto “decreto sicurezza”. «A questa
posizione non mi spinge un generico “buonismo” - spiega l'assessore Rossi – Nel
caso l'assistenza sanitaria rivesta carattere di urgenza mi sembrerebbe semplicemente disumano un comportamento che
potrebbe tener lontane le persone dai servizi. E' poi noto che le malattie
possono diffondersi e quindi curare tutti, a prescindere dal loro status
legale, significa tutelare la salute di tutti». (riportato
da: Sanitànews del 09/07/2009, di Socitel – Società Italiana di
Telemedicina )